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2 Comments

  1. giuseppe
    30 Agosto 2014 @ 00:33

    Nel ricordare la Principessa Mafalda di Savoia, martire assieme a tanti italiani della guerra e dei nazional-socialisti e/o dei bombaardamenti statunitensi, invisa come i futuri Reali Umberto II e Maria Jose’ ai nazionalsocialisti, vorrei anche scrivere sull’allontanamento di Re Vittorio Emanuele III da Roma:
    la cosidetta fuga, (qui si scrive che scappo’ dall’Italia, ma la verità é che si trasferi a Brindisi!) nacque come propaganda fascista nella Rep.Sociale Italiana, poi nel 1945 gli ex-fascisti ed i comunisti l’adottarono contro la Monarchia. Anche il governo francese nel 1916, si rifugio’ a Bordeaux per paura di essere catturato dall’Esercito Imperiale tedesco. Lo stesso il governo polacco nel 1939, lo stesso Papa PioIX durante la Rep.Romana ecc…
    E per fortuna Vittorio Emanuele III si rifugio’ a Brindisi con il governo, l’alternativa sarebbe stata la distruzione di tutta Roma, anche il Pio XII aveva consigliato di proclamare Roma città aperta, ora non ammireremo piu’ né il Colosseo né i Fori Imperiali, niente, Hitler aveva ordinato di distruggere tutto per prenderla. E poi la storia della fuga del re, venne iniziata dai fascisti della Repubblica Sociale, per avere legittimità, prontamente ripresa dai comunisti nel 1945, si sa gli estremi si assomigliano d’altronde il comunismo ed il nazional-socialismo sono complementari e simili. Non vedo polemiche perché Papa Pio IX scappo’ travestito da prete a Gaeta nel 1848. Oppure il governo francese che scappo’ a Bordeaux nel 1916 all’avanzata tedesca. Oppure i governi polacchi nel 1939,belga,olandese,norvegese….Oppure G.W.Bush che nel 2001 venne preso a forza ed imbarcato nell’AirForce1 e fatto girare nei cieli statunitensi in attesa che il pericolo cessasse, mentre il Vice-Presidente veniva tenuto nascosto in un altro luogo. E’ normale che ci deve essere la continuità nello Stato.

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    • berardino.fabi
      31 Agosto 2014 @ 23:52

      Caro lettore ti ringrazio per il tuo contributo, nell’articolo si intendeva raccontare che l’Italia si ritrovò abbandonata a se stessa, lasciata in balia della guerra civile, non che Vittorio Emanuele III lasciò l’Italia, è vero che non è stato precisato dove scappò Vittorio Emanuele III, giustamente hai ricordato Brindisi.

      Per quanto riguarda la fuga di Vittorio Emanuele III e Badoglio: sulla storia italiana sono stati scritti e continuano ad essere scritti molti libri, le mie fonti mi inducono a scrivere che Vittorio Emanuele III e Badoglio abbandonarono Roma per Brindisi poco dopo l’annuncio dell’armistizio, non avvertirono migliaia di soldati che su vari fronti stavano combattendo al fianco dei tedeschi, improvvisamente passarono dalla parte del nemico a loro insaputa, furono trattati come traditori, l’eccidio di Cefalonia è l’esempio più tragico.

      Roma non fu salvata dalla fuga del Re e Badoglio, ma da Kesselring che si rifutò di combattere e far saltare i ponti storici, optando per la ritirata verso il nord.

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