Gli oramai famosi, ancor prima di venire al mondo, gemelli concepiti in provetta sono nati. Gli embrioni furono scambiati per errore all’ospedale Pertini lo scorso mese di dicembre. Il parto dei due bambini, previsto inizialmente per il 12 agosto, sarebbe avvenuto alcuni giorni prima lontano da Roma e i due sarebbero già stati registrati all’anagrafe dalla coppia, come riporta La Stampa.
Lo scenario, a questo punto, potrebbe cambiare. Questa mattina era infatti fissata l’udienza al tribunale civile di Roma sul caso dei due gemelli, sollecitata dai genitori biologici che rivendicavano lo status di ‘veri genitori’ dei gemelli ed avevano presentato un ricorso urgente chiedendo, in primo luogo, di bloccare tutte le pratiche di registrazione all’ ufficio comunale delle nascite.
L’udienza era stata anticipata di alcuni giorni proprio per arrivare ad una deliberazione prima della nascita dei bambini che però nel frattempo è avvenuta, così come la registrazione all’anagrafe. Un elemento che dunque vanifica almeno parte del ricorso in tribunale.
Finora si è svolta solamene un’ udienza preliminare, alla presenza dei soli legali, in assenza di entrambe le coppie. “Stiamo riflettendo, abbiamo appreso anche noi da poco la notizia: per il momento nessun commento” ha detto l’avvocato Natalia Paoletti, uno dei difensori della coppia dei genitori genetici dei due gemelli “contesi”.
Lo scambio tra due coppie, e non cinque come si era temuto inizialmente, è stato confermato dall’esame del Dna. L’errore sarebbe stato generato da una distrazione umana per la semi omonimia tra le due donne: cinque lettere su sette dei loro cognomi sono uguali. La Procura di Roma aveva aperto un’inchiesta disponendo ispezioni nel nosocomio. A fine luglio sembrava intenzionata a chiedere al gip l’archiviazione del caso dal punto di vista penale.
Ma nel frattempo, complice la consueta lentezza burocratica imperante nel nostro paese, i due piccoli sono venuti alla luce. La speranza ora è che si possa trovare una soluzione condivisa, che accontenti entrambe le famiglie, nell’ interesse dei due neonati.