Roma, 21 agosto 2014 – Palmiro Togliatti è nato a Genova il 26 marzo 1893 in una famiglia di piccola borghesia. Conclusi gli studi liceali si è iscritto all’Università, laureandosi in Giurisprudenza. Da sempre attratto dal movimento operaio e dal movimento socialista, si è iscritto al Partito Socialista Italiano nel 1914, uscendone l’anno seguente a causa di opinioni differenti sulla guerra: lui era a favore dell’interventismo democratico, proprio come Antonio Gramsci.
Al termine della Prima guerra mondiale è rientrato nel Partito Socialista e ha condannato il movimento perché arrendevole e inerme di fronte al fascismo. Dopo essersi avvicinato all’Ordine Nuovo, nel 1921 ha fondato con Gramsci il Partito Comunista d’Italia, appoggiando la tesi di Lenin che ha guidato la Rivoluzione del 1917.
Nel 1927 Palmiro Togliatti è diventato Segretario del Partito e ha mantenuto la carica fino alla sua morte, avvenuta nel 1964. Da subito il partito ha portato delle novità: tra gli obietti la ricerca del dialogo con gli intellettuali appartenenti ad altre fazioni politiche , la formazione delle masse e l’integrazione dei giovani nella politica militante attiva.
Dopo essere fuggito in Russia durante il ventennio fascista, il 25 luglio 1943 è tornato in patria e ha fatto sì che il partito, diventato Partito Comunista Italiano, s’impegnasse a combattere il nazifascismo e a ricostruire il Paese.
Nel dopoguerra è stato eletto nell’Assemblea Costituente ed è diventato deputato nella prima legislatura. Il 14 luglio 1948 è avvenuto l’attentato nel sui confronti: tre colpi di pistola che l’hanno portato al ricovero d’urgenza. Subito dopo l’attentato ha richiamato all’ordine i militanti in protesta, dicendogli di “Stare calmi”.
Con Togliatti Segretario il PC è diventato il più grande Partito Comunista europeo, anche se non ha mai raggiunto il primato tra le forze politiche italiane. Quando Krusciov ha denunciato i fatti compiuti da Stalin durante il congresso del PCUS, Togliatti non ha comunque condannato l’operato del defunto leader dell’Unione Sovietica, soprattutto perché aveva impiegato 20 milioni di soldati dell’Armata Rossa per non far vincere le truppe nazifasciste.
Dopo il ritiro dalla vita politica di De Gasperi avvenuto nel 1953, Palmiro Togliatti ha percepito la fragilità della Democrazia Cristiana e ha capito che per portare la Sinistra al Governo era necessario proprio l’appoggio della DC.
Togliatti, soprannominato Il Migliore, è morto a Jalta il 21 agosto 1964. Il funerale si è tenuto a Roma il 25 agosto alla presenza di un milione di persone.