Roma, 5 Agosto 2014 – “Questo pomeriggio farò un sopralluogo nelle strade della città per verificare la situazione dei cassonetti. Mandatemi le vostre segnalazioni”. Ignazio Marino così su Twitter ed è immediatamente pioggia di denunce.
Dal Tuscolano a Termini, da Malafede a Testaccio, in centro e in periferia stando alle indicazioni degli utenti sono tanti i cassonetti stracolmi, le vie sporche, i rifiuti accatastati. Una situazione in miglioramento solo in alcune zone ma c’è chi si chiede: “Quanto la pulizia di questi giorni deriva dal minor numero di cittadini a Roma causa ferie?”.
Ecco così che c’è chi denuncia la sporcizia “in via Pietro Maffi, a Torrevecchia”, chi scrive che “in via Fortebraccio al Pigneto i cassonetti sono stati spostati costringendo i residenti a fare quasi un chilometro per buttare l’immondizia”. In piazza Pecile, alla Garbatella, raccontano di “un divano vicino ai cassonetti”.
I più pessimisti dipingono “Roma come Saigon” scrivendo: “E’ uno schifo ovunque, si farebbe prima a segnalare solo le situazioni ottimali”. Oppure: “Guardi, Roma è una discarica a cielo aperto”.
Anche nei quartieri “bene” non mancano le segnalazioni: “Venga a fare un tour ai Parioli”
Ci sono anche cassonetti ribaltati che nessuno pensa a risistemare per renderli di nuovo utili: così in piazza Minucciano al Nuovo Salario o in via Monte delle Gioie. Problemi anche con la differenziata: “In II municipio non si fa, si rende conto? Una follia”. Insomma, ora che il vaso di Pandora è stato scoperchiato, la marea di contestazioni appare inarresatbile, a meno che non si risolva davvero, una volta per tutte, l’annoso problema dei rifiuti nella Capitale, che di certo non merita una cornice tanto squallida.