Salario accessorio, l’ira di Cisl e Cgil

Roma, 3 agosto 2014 – “La data del 31 luglio come termine ultimo per chiudere il confronto con il sindacato è stato il vero problema dell amministrazione capitolina. Data che è stata fissata in modo arbitrario e strumentale“. E’ sconcertato Roberto Chierchia, segretario generale della Cisl Fp di Roma e Lazio, che tuona contro la Giunta capitolina. “Per tre mesi abbiamo assistito ad una trattativa farsa. Soltanto il 17 luglio l’Amministrazione ha presentato una bozza di piattaforma contrattuale, senza ancora avere ratificato il fondo per il salario accessorio, e che non garantisce un piano di riorganizzazione dei servizi credibile“.

Per il rappresentante sindacale “se questa amministrazione non è stata capace di darsi una nuova organizzazione a presidio dei servizi, come può  essere in grado di migliorare la produttività?L’intero progetto sbandierato dal sindaco Marino di voler rendere meritocratica la distribuzione del salario accessorio dei dipendenti capitolini nasconde la reale motivazione derivante dalla crisi finanziaria di Roma Capitale che farà ricadere su dipendenti e cittadini il taglio di un bilancio che produrrà effetti nefasti per la Capitale. Stessa necessità, tra l’altro non si è praticata sulla dirigenza capitolina“.

Per nulla contento anche Natale Di Cola, Segretario Generale FP CGIL Roma Lazio: “Risulta davvero difficile capire come la stessa amministrazione che ha deciso di abbandonare il tavolo delle trattative adesso dopo aver varato un contratto unilaterale faccia appello al confronto con i sindacati. Ad oggi nessun testo della delibera ci è stato consegnato, cosa che ci fa preoccupare ancora di più. Speriamo infatti che oltre al danno non ci sia la beffa per i lavoratori. Segnaliamo al sindaco Marino che chiede di continuare il confronto che nella proposta presentata ai sindacati, l’unica che conosciamo, le relazioni sindacali non erano più previste o meglio, il Comune di Roma diventerebbe uno dei pochissimi Comuni in cui si applicherebbe su questo tema la riforma Brunetta che di fatto le elimina. Sarebbe davvero offensivo inoltre solo chiedere la riapertura del confronto se il testo dell’atto unilaterale che contrasteremo in ogni sede non contenesse almeno tutte le modifiche da noi presentate che erano state accolte al tavolo negoziale. In attesa di leggere il testo dell’atto che la giunta farebbe bene a ritirate, invitiamo il sindaco Marino e l’assessore Cattoi a rispondere alle decine e decine di sollecitazione del sindacato e convocare in tempo utile i due tavoli sulle problematiche che da anni denunciamo sull’organizzazione della polizia locale e del settore educativo scolastico. Con gli annunci e le scelte unilaterali non si cambiano le cose. In particolare senza un progetto condiviso e con le modifiche organizzative contenute nel contratto unilaterale questi due settori sono destinati al collasso così come tutti i servizi di Roma Capitale“.


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