Roma, 7 agosto 2014 – “Tra il Comune di Roma, il suo Corpo di Polizia locale e gli esercenti di piazza Navona non c’è alcuna guerra. La nostra intenzione è quella di far applicare le regole nel rispetto di tutti: dei cittadini, della tutela dei beni storici e archeologici, e anche garantendo i legittimi interessi di chi, in una delle piazze più belle del mondo, svolge la propria attività commerciale“. Così il sindaco Ignazio Marino torna sulla vicenda dei tavolini selvaggi, con il Tar che ha dato ragione al Campidoglio che aveva disposto il ridimensionamento del numero dei tavolini all’aperto in tutta la piazza, portando alla protesta degli esercenti della zona.
“La nostra azione dunque non ha alcun intento punitivo o vessatorio, ma l’obiettivo di arrivare a una regolarizzazione del commercio entro i limiti indicati dalla legge. Per questo auspico – conclude Marino – che nelle prossime ore gli esercenti non ancora in regola presentino la propria domanda di occupazione del suolo pubblico, per poter tornare a godere, tutti quanti, dell’eleganza di piazza Navona e dell’operosità delle imprese che là lavorano“.