Roma, 9 settembre 2014 – Roma e l’Italia nel mirino dei terroristi dell’Isis. A lanciare l’allarme il ministro dell’Interno Angelino Alfano in un’informativa alla Camera dei Deputati. Il nostro Paese e la Capitale nel mirino come simbolo della cristianità, ma al momento non ci sono “evidenze investigative di progettualità terroristiche nel nostro Paese“.
Il terrorismo di matrice religiosa dell’Isis “veste anche abiti europei, lanciando una sfida senza precedenti alla sicurezza globale: è un’organizzazione che ha risorse che nessun’altra prima ha avuto“. Al momento 48 sono le persone che risultano passate dall’Italia e andate a combattere in Siria. Tra queste due con passaporto italiano, uno è il giovane genovese Delnevo ucciso in Siria nel giugno dello scorso anno.
Tra gli obiettivi quelli di rafforzare gli strumenti legislativi contro la minaccia dei jihadisti. Deve essere sempre possibile, dice Alfano, “contestare il delitto di partecipazione a conflitti fuori dai nostri confini anche quando è un ‘lupo solitario’, nonchè consentire la sorveglianza speciale dei soggetti a rischio, con l’obbligo di dimora“.