Roma, 3 settembre 2014 – “La problematica legata alla proprietà del nuovo stadio è totalmente ridicola. A questi livelli c’è una problematica finanziaria quindi c’è la proprietà e c’è il club, sono società diverse ed è l’unico modo attraverso il quale si può finanziare un progetto del genere“. Lo riferisce il presidente della Roma, James Pallotta, alla vigilia del tanto atteso via libera da parte del Comune – con tanto di attestato di pubblica utilità dell’opera – sul progetto per lo stadio di Tor di Valle.
Non venderemo lo stadio dopo due anni – “Non ha alcun senso per il gruppo di proprietà vendere lo stadio dopo due anni, sarebbe assurdo”, ha aggiunto un perplesso Pallotta ai microfoni di Roma Radio. “Questo tipo di accordo per lo stadio è la cosa migliore per la Roma, che attualmente paga 8 milioni di euro all’anno per l’affitto dell’Olimpico. Quando sarà costruito lo stadio i costi scenderanno a 2 milioni, quindi a beneficio del club. Non c’è nessuna razionalità nei commenti che criticano una struttura proprietaria di questo tipo, che è necessaria per il finanziamento“.
Garanzie – “Se si finanzia privatamente un’opera, allora i finanziatori vogliono delle garanzie e che club e stadio siano separati in due società diverse. Capiamo che possano esserci delle preoccupazioni, ma è un meccanismo legale e finanziario. Ci sarà un affitto di 30 anni per il mutuo, perché stiamo prendendo in prestito dei soldi e dobbiamo restituirli“.
Tempi di realizzazione -“Vorremmo essere veloci ma sappiamo che c’è ancora parecchio da fare. Finora è stato fatto un lavoro eccezionale con persone che lavorano da oltre due anni. Abbiamo fatto tutto e in modo dettagliato per la Roma e la città” e sul futuro della squadra e della società: “L’obiettivo è sempre lo stesso: rendere la Roma il miglior club al mondo“.