Roma, 8 settembre 2014 – Sul campo Rom Quintiliani, il presidente del Municipio Emiliano Sciascia attacca la Cutini dopo l’inaspettato dietro front dell’assessore, che ha di fatto bloccato le operazioni di sgombero: “Non ci sono più risorse per l’accoglienza? Gli uffici conoscono la situazione da febbraio 2014“. Un’operazione data per certa e messa nera su bianco con nota del 1 settembre che non ha però avuto attuazione. Mancando le risorse per garantire l’accoglienza alle famiglie rom, queste di fatto rischiano di rimanere per strada.
Estrema urgenza – “Si ribadisce l’estrema urgenza di intervenire nell’area in oggetto”, afferma in una nota sottoscritta e protocollata il presidente Emiliano Sciascia, a cui segnalano da mesi le condizioni disperate del quadrante sotto la sua giurisdizione. Sono molti i cittadini a richiedere infatti il ripristino di “una situazione di maggiore sicurezza e decoro“. Soprattutto in virtù del fatto “che la zona è interessata dai lavori di realizzazione dello Sdo (Sistema Direzione Orientale, ndr)”.
La risposta dell’assessore Cutini – L’assessore ha spiegato che è stato già speso un milione di euro nel 2014 per garantire le abitazioni alternative a tutte quelle famiglie rom allontanate da insediamenti abusivi, ma che le casse sono vuote. Ma Sciascia non ci sta e nella sua nota aggiunge: “Si fa presente che sin dal 26 febbraio 2014 gli Uffici in indirizzo sono stati messi a conoscenza della reale situazione”. Detto altrimenti: se si voleva intervenire, si poteva.
Fabrizio Santori – Il motivo dello stop, inaspettato, è chiarissimo al consigliere regionale di opposizione, Fabrizio Santori: l’assessorato alle Politiche Sociali avrebbe ceduto alle pressioni del terzo settore, da sempre avverso alla politica degli sgomberi. Nel caso specifico avrebbe smosso le acque una lettera inviata al Campidoglio dalla 21 Luglio, associazione impegnata in difesa dei diritti dei rom, in cui si scongiurava l’intervento delle ruspe. Per Santori il legame causa-effetto è evidente: “L’atto – ha dichiarato il consigliere – oltre che irresponsabile e irriguardoso verso la cittadinanza residente e i comitati di quartiere, ha dell’assurdo perché provvede a uno stop imposto di fatto dall’Associazione 21 Luglio“.
La smentita – L’assessorato alle Politiche Sociali però ha subito smentito l’affermazione in questione: nessuno ha obbedito a nessuno. Nel frattempo, arriva anche la replica di Fabrizio Santori: “le modalità di azione della Cutini parlano chiaro”. Secondo il consigliere, anzi, a parlare sarebbero proprio i documenti. “L’assenza di soluzione abitative alternative”, è stato confermato dallo stesso assessorato lo scorso 21 luglio ed è riportato nella nota del primo settembre..
La situazione attuale – “L’attuale situazione – si legge nel testo – sia riguardo la disponibilità di posti di accoglienza, sia di risorse economiche disponibili, non permetterebbe ai nostri uffici di offrire l’opportuno e necessario supporto“. Santori si domanda insomma come mai, se effettivamente non vi era disponibilità di accoglienza, lo sgombero fosse già stato “programmato nei dettagli dal Comando del IV della Polizia Locale di Roma Capitale, dal Comandante Raffaele Clemente nonché alla dott.ssa Matarazzo, delegata del Sindaco alla sicurezza di Roma Capitale“.