Roma, 12 settembre 2014 – 10 volte più efficienti dei comuni pannelli, presto verranno verranno commercializzati in Australia cellule solari stampabili, il tutto grazie ad un particolare tipo di inchiostro di invenzione australiana, trasferibile su una superficie. Il via alla commercializzazione è arrivato dopo una serie di test positivi.
Come funziona l’inchiostro – Le cellule di cui è fatto l’inchiostro permettono di catturare i raggi solari per trasformarli in elettricità su un sottilissimo foglio di plastica, ma la cosa più sorprendete è che basta una stampante leggermente modificata, quindi commerciale, perché ciò avvenga. In questo modo si ottiene uno strato semitrasparente, come fosse una tinteggiatura. La stampa può avvenire anche su superfici più piccole, nel caso si vogliano ricaricare computer portatili, oppure smartphone. La tecnologia è stata sviluppata da un consorzio comprendente l’Ente nazionale di ricerca Csiro e due università di Melbourne, in cui hanno lavorato 50 ricercatori fra chimici, fisici e ingegneri. Possono anche essere stampate su superfici più piccole per ricarica e alimentazione di smartphone e di laptop.
Più efficienti dei normali pannelli solari – Le cellule in questione sono 10 volte più efficienti dei comuni pannelli solari, costruiti in silicone. La scienziata del Csiro Fiona Scholes, che coordina il progetto, scrive sul sito dell’Ente come diversi paesi abbiano manifestato il loro interessa per la commercializzazione di questa tecnologia innovativa: “È un grande passo avanti perchè queste cellule si possono applicare ovunque e funzionano anche in condizioni di nuvolosità. Inoltre la consistenza è migliore del silicone. La squadra è ora al lavoro per produrre una versione spray dell’inchiostro solare”, aggiunge.
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