Roma, 23 settembre 2014 – Hanno evaso 55 milioni di euro, una maxi truffa ai danni dell’erario portata alla luce dagli uomini della Guardia di Finanza. 17 le persone denunciate, 187 i lavoratori irregolari. E’ quanto risultato da un’indagine ai danni di una Cooperativa di Albano. Il tutto reso possibile grazie ad una serie di prestanomi compiacenti, complici di un vero e proprio consorzio.
Iva evasa – 15 i milioni evasi ed accertati in seguito alle indagini. 8 le società interessate e 187 i lavoratori ad esse riconducibili senza regolare un contratto. A procedere alla denuncia dei responsabili il nucleo operativo delle Fiamme Gialle della Compagnia di Velletri.
False fatture – Il sistema relativo alle false fatture era semplice quanto redditizio. Uno scambio di false fatture relativo a cessioni di beni o finte commesse semplice ed efficace attraverso lo scambio di false fatture, allargato a tutte le cooperative consorziate e controllate in particolari da due persone. Le fatture venivano emesse a giustificazione di un ridimensionamento dei redditi delle imprese.
Benefici fiscali – le varie cooperative di fatto simulavano l’utilizzo di soci-lavoratori impiegati in trasferta, ottenendo rimborsi in tal senso. Ottenendo al riguardo ingenti rimborsi.
Prestanomi – Gli avvisi di garanzia hanno raggiunto 17 persone, attualmente indagate per frode fiscale per omesso versamento delle ritenute fiscali e dell’Iva.
Sequestro preventivo – In base alla fine della tutela delle somme sottratte all’erario, sono stati effettuati dalla procura e dal Pm inquirente il sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di 200 mila euro, in base agli accertamenti effettuati sulle disponibilità degli indagati.