Roma, 10 settembre 2014 – Isis Roma, la Capitale nel mirino del gruppo terroristico islamico. A riferirlo il ministro dell’Interno Angiolino Alfano in merito ad un’informativa urgente alla Camera, anche se al momento non ci sono indicazioni specifiche al riguardo ma solo un intento di “Massima Vigilanza”. insomma, niente lascia presagire possibili attacchi al nostro paese fa capire il leader del Ncd, ma ciò non vuol dire che la situazione non verrà moderata costantemente da scongiurarne il pericolo, in quanto l’Italia e Roma in particolare rientra nel flusso degli obiettivi strategici più sensibili.
Le parole di Alfano – “E’ un’organizzazione che ha ambizioni, soldi (2 miliardi di dollari cash, secondo il vicepresidente del Copasir Giuseppe Esposito), uomini pronti a combattere che nessun’altra aveva mai avuto. Un’organizzazione spietata, che infligge torture e commette crimini brutali contrari ad ogni principio di umanità” ha sottolineato il ministro.
Roma capitale della cristianità – In questo senso, Roma essendo una delle principali capitali europee ma anche la capitale della fede cristiana non può essere considerata al di fuori degli obiettivi strategici dell’Isis, lascia intendere Alfano.
Le parole di al-Baghdadi – A confermare il sentore del ministro le parole del leader al-Baghdadi “Non sarebbe prudente dare alle parole di al-Baghdadi un significato esclusivamente metaforico. Questo perché dobbiamo sempre considerare la platea a cui egli si rivolge ed il rischio che menti deboli e facilmente influenzabili possano lasciarsi suggestionare dai messaggi del loro capo politico e spirituale, interpretandoli alla lettera”. Il pericolo, dunque, “richiede la massima vigilanza e l’interesse verso ogni segnale premonitore, anche quello apparentemente più tenue, che possa consentire la diagnosi precoce di eventuali rischi per la sicurezza interna o per gli interessi italiani all’estero”.
Foreign Fighter – Sono gli estremisti islamici, spesso appartenenti alla seconda generazione di immigrati, che decidono di andare a combattere. In Europa sarebbero stimati intoro ai 2.300 e l’Italia non è esente da questo fenomeno, come ha spiegato Alfano. “Nell’esodo verso la Siria risultano coinvolte finora 48 persone collegate a vario titolo al nostro Paese, di cui 2 di nazionalità italiana, una il genovese Giuliano Delnevo, convertitosi all’Islam e morto nei pressi di Aleppo nel giugno dello scorso anno, mentre l’altra persona è un giovane marocchino naturalizzato che si trova attualmente in un altro Paese europeo”. un fenomeno, assicura Alfano, su cui esiste nello specifico un costante monitoraggio, per individuare quanti di queste celllule dormienti vivano fra noi allo stato attuale: sono stati censiti nel territorio nazionale 514 associazioni e 396 luoghi di culto, tra cui le quattro moschee di Roma, Milano, Colle Val d’Elsa e Ravenna.
La proposta del ministro – “Contestare il delitto di partecipazione a conflitti armati o ad atti di terrorismo che si svolgano fuori dai nostri confini”. Ma non solo: “Bisognerebbe rendere possibile applicare la sorveglianza speciale con obbligo di dimora”.
Alfano parla di terrorismo a Roma e nella Camera c’è chi si diverte a scattare selfie | ITMTelevision
11 Settembre 2014 @ 05:52
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