Roma, 24 settembre 2014 – “Ai tempi del sindaco Veltroni, nel 2006, il Comune di Roma ha approvato la realizzazione del ‘Museo della Shoah’, ideato nel 1997 come ‘Museo delle intolleranze e degli stermini’. Oggi, dopo quasi 10 anni dalla sua approvazione e quasi 20 anni dalla sua ideazione, e dopo aver speso 15 milioni di euro per acquistare il terreno di Villa Torlonia per la sua costruzione, non si ha alcuna certezza sui tempi di realizzazione e completamento dell’opera. Si ipotizza, invece, di costruire una sede provvisoria all’Eur“. L’allarme arriva dai consiglieri Capitolini del M5S.
“Considerando che i 21,7 milioni di euro che Cassa Depositi e Prestiti erogherebbe a Roma Capitale per coprirne i costi di costruzione (e che il Governo di Mario Monti ha escluso dai vincoli del Patto di stabilità) non sarebbero più utilizzabili nel caso di altra location e, soprattutto, che realizzare il museo in tempi brevi significherebbe garantire ai sopravvissuti la possibilità di vederlo terminato, chiediamo al sindaco Marino di spiegare pubblicamente quali sono i motivi alla base dei ritardi della realizzazione della sede del Museo a Villa Torlonia. Inoltre vorremmo sapere cosa si intende fare per evitare il rischio di incorrere in un danno erariale di 15 milioni spesi per il terreno ed evitare di perdere i 21,7 milioni di finanziamento da parte di Cassa Depositi e Prestiti“.