Roma, 18 settembre 2014 – In occasione del vertice dei capi di Stato a New York, il 21 settembre a Roma, in via dei Fori Imperiali, una giornata per discutere della questione climatica dal nome ‘New York chiama Roma’. L’iniziativa del Coordinamento Power Shift Italia, promossa e organizzata dall’Italian Climate Network, Legambiente e Kyoto Club, in collaborazione con Avaaz Italia, ha visto l’adesione di più di 20 organizzazioni.
Dai dati del sesto Low carbon Economy Index del PwC emerge che nel 2013 la riduzione dell’intensità di carbonio (rapporto emissioni di Co2 – Pil), rispetto ai valori dell’anno precedente, è stata pari a 1,2%. L’Italia si colloca al terzo posto con una riduzione delle emissioni di gas serra pari al 4,8% grazie alle rinnovabili, che sono ora al 15,5%.
“L’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 2°C, rispetto ai livelli preindustriali (temperatura media globale), non è cosa di poco conto: si deve de-carbonizzare l’economia cinque volte di più rispetto a quanto avviene oggi, accelerando così la diffusione delle fonti rinnovabili e puntando sull’efficienza energetica“, dice Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia e presidente del Coordinamento Free. “L’Europa – aggiunge – dovrà definire obiettivi incisivi per il 2030, come premessa per il raggiungimento nel 2015 di un serio accordo globale sul clima“. “Il nostro Paese e l’Europa tutta dovranno porre rimedio a questa situazione in tempi brevi, intensificando l’utilizzo delle energie rinnovabili, migliorando sensibilmente l’efficienza energetica e fissando, durante il prossimo vertice europeo di Ottobre che si terrà sotto la presidenza italiana, tre targets vincolanti al 2030: riduzione della Co2, rinnovabili ed efficienza energetica“, dichiara invece Francesco Ferrante, Vice Presidente di Kyoto Club.
