Roma, 30 settembre 2014 – “Il silenzio assordante dell’azionista di maggioranza di Acea S.p.a non è più ammissibile. Ignazio Marino deve decidere se difendere i diritti dei cittadini di Roma o fare gli interessi di Acea”. Lo dichiara in una nota il coordinamento dei Socialisti Europei di Roma e del Lazio in relazione al Bando Acea.
“Oggi scadono i termini del bando pubblico indetto dalla società per l’affidamento dei servizi di call center, e da parte del primo cittadino non c’è stato nessun tipo di intervento. In questo modo – continua la nota – il sindaco si assume una gravissima responsabilità. Come ripetono ormai da giorni i lavoratori dell’azienda E-Care, se l’unico criterio di indirizzo del bando resta il risparmio economico, oltre a mettere a repentaglio il posto di lavoro di 420 addetti al servizio si rischia seriamente che lo stesso appalto possa essere affidato fuori dalla nostra città. Oltre al danno la beffa”.
“Per difendere i propri diritti e quelli di tutti i romani è in corso in queste ore una mobilitazione da parte del comitato organizzatore delle proteste che sta chiedendo a tutti lavoratori e non solo, di inviare una mail al gabinetto del sindaco con la frase che contraddistingue le battaglie di questi giorni: ‘Lavoratore messo al bando n 420. Marino io ci metto la faccia, e tu?'”. Conclude la nota.