Roma, 20 settembre 2014 – E’ stata richiesta una consulenza tecnica su tablet e telefono cellulare per capire di più sulla morte della tredicenne che giovedì sera si è impiccata nella sua cameretta in un appartamento di Trastevere dopo un litigio con la madre adottiva. Tutto ruota al momento su un biglietto lasciato dalla ragazzina, originaria di Capo Verde, nel quale lascia intendere di essere pentita di qualcosa che non avrebbe dovuto fare, ed il possesso di tablet e cellulare dei quali i genitori ignoravano l’esistenza. E ora gli inquirenti vogliono capire di più analizzando proprio i due supporti elettronici. Gli accertamenti tecnici saranno completati nei primi giorni della prossima settimana.