Roma, 29 settembre 2014 – Perquisizioni sin dall’alba in alcuni uffici della Regione Lazio, nella sede dell’Ospedale israelitico, negli uffici di due Asl e tre ambulatori L’operazione dei carabinieri, su richiesta della Procura di Roma, avviene nell’ambito di una indagine su una presunta truffa e falso ai danni del Sistema sanitario nazionale che vede 11 indagati tra cui l’ex presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua.
L’inchiesta riguarda fatti accaduti nel 2009, quando un controllo della Asl Roma D su prestazioni dell’Ospedale Israelitico portò alla luce fatture per semplici interventi odontoiatrici per i quali venivano richiesti alla Regione rimborsi onerosi da intervento con ricovero. Tutti (o quasi, visto che si trattava del 94% dei casi) però ricoveri fantasma. La Regione Lazio perciò, sospese il pagamento di 15,5 milioni di euro in fatture all’Ospedale Israelitico, e congelò i due protocolli d’intesa che la vecchia amministrazione stipulò con la struttura sanitaria nel 2011 e nel 2012.
“Da quanto ho capito, si tratta di approfondimenti e di ispezioni legate al filone di inchiesta che riguarda le precedenti amministrazioni – dice Nicola Zingaretti, governatore del Lazio – Noi siamo stati rigorosissimi, a luglio, nel prendere provvedimenti. La Regione si è messa a totale disposizione degli inquirenti e delle forze dell’ordine per fare il massimo di chiarezza e trasparenza, affinché venga fatta piena luce su quanto accaduto. Stiamo studiando ulteriori provvedimenti affinché il patrimonio del sistema sanitario regionale non sia intaccato in ogni modo da rischi di malaffare, in questo caso, come in altri“.
E intanto il Codacons si costituirà parte offesa nel procedimento. “Se saranno confermati gli illeciti contestati dalla Procura, chiederemo un mega risarcimento danni in favore degli utenti della sanità pubblica – dice il Presidente Carlo Rienzi – Il settore sanitario, infatti – prosegue – risulta tra i più colpiti dai tagli di spesa decisi a livello nazionale e regionale, che hanno avuto ripercussioni negative sui servizi resi all’utenza. Per tale motivo una truffa al Ssn, se confermata, configurerebbe un enorme danno economico e morale per i cittadini, perchè ha sottratto soldi pubblici destinati alla collettività, e la costituzione di parte offesa del Codacons mirerà proprio a far ottenere agli utenti il giusto risarcimento“.