Roma 1 ottobre 2014 – Da oggi il Vico Iugario sarà aperto ai visitatori. Uno dei più antichi percorsi di Roma realizzato per collegare la valle del Foro con il porto sul Tevere che fu scelto da Giulio Cesare per costruire la Basilica Giulia, completata e ricostruita poi da Augusto. Dopo quattro anni di indagini e restauri, i lavori costati 1 milione e 350 mila euro rappresentano la quarta tappa del programma di celebrazioni per i duemila anni dalla morte dell’imperatore Augusto e proposto dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma.
“Restituiamo al pubblico un’area di circa 1.000 metri quadri” ha affermato la direttrice dei lavori Maddalena Scoccianti, sottolineando come “Nella prima fase abbiamo restaurato e consolidato la Basilica Giulia, ma anche liberato dalle terre e restaurato le ‘tabernae’, cioe’ quegli ambienti che furono costruiti lungo la Basilica tra il 12 a.C. e il 12 d.C. e che erano probabilmente utilizzati come uffici o sedi di corporazioni. Nella seconda fase ci siamo invece occupati di tutta l’area del Vico Iugario, con un grandissimo lavoro di scavi, pulizia, consolidamento delle strutture”.
In realtà gli scavi archeologici iniziarono nel 1982 con lo scopo di ricostituire l’originaria unità topografica tra la piazza del Foro e le pendici del Campidoglio, demolendo così quella frattura realizzata nel diciannovesimo secolo all’interno dell’area archeologica.
Il risultato dei lavori è dunque incantevole, sia per le tabernae tornate alla luce sia per i nove metri di stratigrafia emersa e tra le più affascinanti delle zone archeologiche centrali. “Orgogliosa e soddisfatta” per il lavoro svolto, la Soprintendente Mariarosaria Barbera ha annunciato l’ideazione un’app per smartphone (ForumApp), disponibile gratuitamente e in versione bilingue utile per visitare il Foro romano e il Palatino.