La Battaglia di Lepanto fu di estrema importanza, soprattutto in chiave religiosa ma non solo, un’eventuale avanzata dell’esercito musulmano in Europa, avrebbe cambiato i nostri destini, i cristiani sarebbero stati sottomessi ad una cultura completamente differente da quella che conosciamo e che tuttora viviamo.
Prima dello scontro – Era il 1570, quando l’esercito ottomano attaccò Cipro, l’ultima frontiera cristiana del Mediterraneo orientale. Furono mesi d’assedio. Il 2 luglio del 1571, fu costituita una Lega Santa, per fronteggiare i turchi e salvare l’isola, ma fu troppo tardi. L’ultima città ad arrendersi fu Famagosta, i turchi presero Cipro il 2 agosto 1571.
A distanza di pochi mesi, la Lega Santa organizzò la sua flotta, per attaccare la flotta turca in mare aperto, respingerli e fermare la loro avanzata.
La Lega Santa era formata da: lo Stato Pontificio, la Repubblica di Venezia, l’Impero Spagnolo, la Repubblica di Genova, i Cavalieri di Malta, il Ducato di Urbino, la Repubblica di Lucca, il Granducato di Toscana e il Ducato di Savoia.
Schieramenti – Il 7 ottobre 1571, 200 galee e 6 galeazze, appartenenti alla Lega Santa, giunsero nel golfo di Corinto, di fronte al porto di Lepanto, ad attenderle 245 galee appartenenti all’Impero Turco.
Le flotte di divisero in tre schieramenti: l’ala sinistra cristiana, composta da galee veneziane comandante dall’ammiraglio Barbarigo, fronteggiate dalle galee turche comandante dall’ammiraglio Scirocco; al centro galee veneziane e spagnole comandate da Don Giovanni d’Austria si contrapponevano a quelle turche comandate da Ali Pasha, in riserva dietro a Don Giovanni, altre 30 galee comandate da Santa Cruz; l’ala destra cristiana era composta da galee genovesi e altri alleati minori, comandate da Andrea Doria, opposto a Uluch Alì.
La battaglia – La battaglia di Lepanto iniziò quando i turchi attaccarono centralmente, seguendo la tattica della voga arrancata, contemporaneamente Scirocco circondò le galee di Barbarigo, che fu abile a liberarsi dalla morsa e a contrattaccare, spingendo il nemico contro la costa, con decine di galee distrutte e Scirocco ucciso.
Sull’altra ala, Andrea Doria seguì una strategia poco comprensibile, si allontanò dalla battaglia, trascinandosi fino a un certo punto Uluch Alì dietro, quest’ultimo invertì rotta sommandosi all’attacco centrale condotto inizialmente da Ali Pasha, alcune galee di Andrea Doria inseguirono Ali Pasha, mentre altre arrivarono più tardi.
Tra gli schieramenti centrali la battaglia fu cruenta, Ali Pasha si dimostrò aggressivo e spietato, Don Giovanni d’Austria rispose colpo su colpo, importante fu il supporto delle galee di riserva di Stana Cruz. Alla fine Ali Pasha fu catturato e decapitato, mentre Ulug Alì riuscì a scappare e mettersi in salvo con appena 16 galee.
La battaglia fu vinta dai cristiani, il bilancio fu di 30.000 morti musulmani e 8.000 prigionieri, invece i cristiani persero 15.000 uomini, ma liberarono 10.000 schiavi.
La battaglia di Lepanto sancì la fine del sogno europeo per i turchi, che ambivano a conquistare il vecchio continente. La Lega Santa forse avrebbe potuto continuare la sua offensiva, spingendosi sino le coste turche per attaccarle, per molti fu un’occasione persa.
7 ottobre 2014.