Antonio Candreva si è raccontato e ha l’ha fatto sulle colonne del quotidiano Il Messaggero. Oggi è un simbolo per i laziali, un vero e proprio leader, che ha saputo conquistare la tifoseria a suon di gol e belle prestazioni. Ma l’inizio di questa avventura non è stato facile per Candreva: “Il primo giorno che sono arrivato a Formello lo ricordo ancora. C’erano molte persone qui al centro sportivo e quando sono passato con la mia macchina, avevo una 500, mi hanno insultato pesantemente per il fatto che ero tifoso della Roma. […] Non riuscivo a vedere luce, non vedevo miglioramenti e non giocavo bene. Ricordo che a Madrid, eravamo lì per la gara di Europa League, mi dissi Antonio te ne devi andare“.
Poi il vento è cambiato e Candreva dopo aver segnato il suo primo gol con la Lazio è andato a festeggiare con i tifosi della Curva Nord: “Sono stato così tanto apprezzato sia come calciatore che come uomo e di questo sono veramente orgoglioso. […] Alla Lazio mi sento a casa e quindi vorrei diventare un punto di riferimento per questa società perché adesso mi sento un tifoso biancoceleste. Quando scendo in campo rosico se perdiamo o se magari ci fanno un torto. Mi sento responsabile quando indosso questa maglia“.
Poi le voci di mercato e la paura dei tifosi di perdere un altro pezzo importante della squadra. Ma Candreva alla fine resta, proprio come promesso da Lotito: “Io ho sempre voluto rimanere alla Lazio. È quello che ho ripetuto ai miei procuratori fin quando è iniziata tutta questa storia. È vero ci sono state diverse squadre che si sono fatta avanti, ma ripeto ho sempre desiderato firmare con la Lazio. Champions e casa a Torino? Tutte voci. Smentisco tutto“. E smentisce perché il suo desiderio è un altro: vorrebbe diventare capitano. “Vorrei tanto diventare capitano della Lazio ma non voglio passare da presuntuoso. Adesso mi sento pronto e magari chissà un giorno mi faranno questo regalo“.
Poi sugli obiettivi stagionali e sulle possibilità della Lazio di agguantare un bel piazzamento in campionato: “Resto con i piedi per terra e dico: Vorrei raggiungere quest’anno il terzo posto. […] Scudetto è una parola grandissima. Ci sono squadre molto attrezzate, alla Lazio manca ancora qualcosa per lottare insieme a Juventus e Roma. Il salto che dobbiamo fare non è così grande ma il gap c’è. Quest’anno c’è la volontà di vincere sempre, ce la giochiamo con tutti perché sappiamo che siamo forti“.
Per il cambiamento è stato importante Pioli, ma Candreva sottolinea anche il ritorno dei tifosi: “Lui è sicuramente l’arma in più. Ci sta facendo fare un grosso salto di qualità per quanto riguarda la mentalità. […] Tifosi? Vedere lo stadio come domenica ci dà una carica pazzesca. Vorremmo vederlo così tutte le domeniche perché i tifosi sono la nostra forza“.
Ma ora testa al Verona, che incontrerà nel posticipo di domani. La Lazio per proseguire il momento positivo, il Verona per il riscatto: “Non dobbiamo assolutamente fare l’errore di andare a Verona convinti di aver già vinto. Ricordiamoci il 4-1 dello scorso anno. Tanto più che loro dopo i sei gol subiti dal Napoli avranno cominciato a preparare la sfida già dallo spogliatoio del San Paolo. Dobbiamo restare con i piedi per terra, certo però che se vinciamo…“.
29 ottobre 2014