Il prossimo 11 ottobre doveva avvenire la prima corsa e la conseguente apertura della tratta Pantano-Centocelle della metro C. Doveva, perché dal Ministero dei Trasporti non è arrivato il via libera poiché, si apprende da alcuni fonti, mancherebbero ancora adempimenti da parte del gestore della linea, l’Atac.
A muoversi il sindaco Ignazio Marino in prima persona, che con l’assessore Guido Improta, che ha occupato il dicastero: “Rimango qui anche sette giorni, non me ne vado finché non ho il verbale con i colpevoli di tale danno alle romane e ai romani“. Una sorta di occupazione “fino a che non mi consegneranno la documentazione” per capire se ci sono, e di chi sono, le responsabilità relative ai ritardi per la metro C.
Secondo Improta il mancato ok sarebbe derivante “non da un problema di sicurezza, ma del sistema delle segnalazioni e del corretto funzionamento di scale mobili e ascensori“.
“Questo è il Paese in cui troppo spesso, di fronte a ritardi e disfunzioni, non si riesce a risalire ai veri responsabili, che spariscono nel porto delle nebbie. Non può e non deve essere questo il caso – dice Fabrizio Panecaldo, coordinatore della maggioranza PD in Campidoglio – Di fronte alla mancata autorizzazione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’apertura della tratta Pantano – Centocelle della linea C della metropolitana di Roma, la verità deve emergere chiara e forte. Dopo gli investimenti astronomici, i ritardi nella realizzazione, i romani e le romane hanno il diritto di sapere a chi fa capo, e perché, la responsabilità della mancata inaugurazione prevista per sabato prossimo. Avviso ai naviganti: il sindaco Marino sta facendo ciò che dovrebbe fare qualunque primo cittadino nell’interesse della sua comunità. Speriamo, quindi, che tutti i rappresentanti dei cittadini e delle cittadine della Capitale si uniscano alla sua occupazione simbolica della sede del competente Dicastero per scoprire i veri responsabili di quanto sta accadendo“.
8 ottobre 2014