“E’ fermo dal 2012 perché c’e’ stato un verbale negativo da parte dell’Asl“. Stiamo parlando dell’ascensore fantasma di Zagarolo, lungo la strada di Borgo San Martino ormai fermo da tempo dopo la sua ultima rottura. La prima segnalazione del suo stato di abbandono risale al 2011, quando si tentò di rimediare al suo mal funzionamento, in quanto concepito come servizio contro l’ennesima barriera architettonica.
Ideato per il trasporto di passeggeri, in particolare per quelli con disabilità e difficoltà deambulatorie, l’ascensore avrebbe dovuto facilitare il transito dal parcheggio del Centro Prelievi-Centro Socio Sanitario Distretto Palestina di Zagarolo fino all’entrata dell’Istituto sanitario, ed era destinato sopratutto agli anziani e ai malati che si trovavano nella condizione di dover percorrere una strada in salita ripida per avere accesso alle loro cure. L’ascensore sarebbe dovuto servire in tal senso, ovviando così problema dei pochi parcheggi presenti nell’area di sosta delle auto della struttura assistenziale, in quanto poco ampio e quasi sempre tutto occupato. Molti signori, accompagnati presso gli Istituti, infatti, lamentavano il fatto di essere costretti ad attendere i loro accompagnatori scesi in paese per cercare un posto libero. Da qui partì la proposta che riponeva nelle mani del Comune l’impegno di innestare l’ascensore in questione che agevolasse il passaggio per gli infermi.
Di seguito, riportiamo l’intervista telefonica dell’azienda interessata alla sua manutenzione, la KONE, contattata dalla redazione dell’Osservatore Laziale attraverso il numero di assistenza riportato sulla placchetta dell’ascensore.
29 ottobre 2014