Vigilia di Champions per la Roma, che domani sera all’Olimpico affronterà davanti ad un Olimpico da tutto esaurito la corazzata Bayern Monaco di Pep Guardiola. Ma il tecnico giallorosso Rudi Garcia vuole continuare a non pensare troppo in grande, anche se non nasconde il valore (alto) della sua squadra: “Siamo outsider, dobbiamo continuare a giocarcela. Domani sarà una gara di alto livello, mi aspetto un Olimpico con una gioia importante. Poi ci sarà la verità del campo, avremo i nostri momenti e li sfrutteremo“, dice in conferenza stampa.
“La gioia? E’ uno dei parametri che il nostro gioco deve essere quello, prendere piacere sul campo come facciamo di solito – continua Garcia – Domani non cambia niente, poi dobbiamo anche essere intelligenti sul campo. Abbiamo tutto da guadagnare. Può succedere di tutto, è il bello del calcio. Il Bayern è il club più potente del mondo ma non hanno già vinto. Sarà difficile per noi, ma faremo di tutto per prendere dei punti. Abbiamo tanta fame di fare una grande partita. Davanti a 70.000 tifosi ci daranno una carica in più e daremo tutto. Il ruolo di outsider ci va bene e avanti così. Domani l’importante sarà giocare e non essere spettatori, finire questa partita con un risultato positivissimo. Abbiamo solo un obiettivo: andare contro i pronostici che ci davano fuori. L’unico obiettivo è superare il girone e fare un bel risultato domani potremmo farlo anche se saremo solo a metà girone“.
Convinto dei mezzi della sua Roma anche Daniele De Rossi: “Sono convinto che possiamo passare il turno. Lo vedo da molte cose, nonostante abbiamo iniziato da outsider. Giocare con gioia è quello che ci riesce meglio ma vogliamo vincere perchè abbiamo giocatori di esperienza. Vogliamo passare il turno e possiamo farcela“. Ultimo scontro all’Olimpico 4 anni fa è fu una rimonta stupenda. E segnò anche lui: “La differenza con il campionato è che in Europa giochi contro squadre che se la giocano tutte, in Italia a livello tattico incontri squadre rinunciatarie. E’ un brivido particolare, mi ha dato sempre la sensazione che la Roma negli anni ha avuto una squadra che ha saputo giocare in calcio e far bene in Champions, a volte anche meglio di quanto faceva in campionato. Se noi giocheremo da Roma, a viso aperto, renderemo i nostri tifosi orgogliosi, allora anche un pareggio andrà bene. Ma giocheremo come il solito, non faremo i provinciali. Cercheremo di vincere, se poi faremo una grande partita e pareggiamo, non sarà da buttare“.
E a chi gli chiede se ora come ora ha fatto bene a rimanere a Roma risponde: “L’ambizione viene messa in secondo piano. All’epoca ho avuto da scegliere e rifiutare cose più ambiziose. Non è stata la voglia di vincere la Champions per rimanere qui, ma 30 anni di vita. E’ il momento in cui mi sento meglio. Non potrei essere più felice altrove rispetto a dove mi trovo ora“.
20 ottobre 2014