La storia curiosa di William Brodie, sconosciuto ai più, ma la sua doppia vita ispirò anche il celebre romanzo de “Lo strano caso del dottor Jekyll e mister Hyde”.
Ladro e gentiluomo – William Brodie era uno scozzese, nato il 28 settembre 1741.
Il giorno era un rispettato uomo d’affari, membro del consiglio del bugh locale e presidente della “Corporazione di falegnami e scalpellini”, dove acquisì il titolo di Diacono Brodie.
Il suo vero lavoro era la falegnameria e la costruzione di serrature, talmente bravo da specializzarsi nella costruzione di armadietti di sicurezza. Quelle serrature erano difficili da scassinare, l’unico che poteva aprirle facilmente era il suo costruttore, e cosi fu.
Contemporaneamente alla sua rispettata vita diurna, Brodie condusse una seconda vita al calar del sole, quella dello scassinatore.
Brodie aveva una doppia famiglia da mantenere, con relativi figli, tra l’altro ogni famiglia era all’oscuro dell’esistenza dell’altra. I soldi gli servivano anche per coprire i debiti derivati da un altro suo vizio: il gioco d’azzardo.
Il suo primo furto avvenne nel 1768, quando copiò le chiavi della porta di una banca, rubando circa 800 sterline. Da quel giorno non riuscì più a fermarsi.
La fine o terza vita? – La professione scasso si faceva sempre più seria, così Brodie nel 1786 mise su una banda, composta da tre ladri: Brown, Smith ed Ainslie.
La banda ebbe vita breve, infatti, a seguito di un piano fallito, Ainslie fu catturato dalla polizia, per salvarsi la pelle decise di deporre contro i suoi soci. Nel frattempo Brodie era già fuggito nei Paesi Bassi, ma fu arrestato ad Amsterdam e portato in processo a Edimburgo.
Brodie fu incastrato dall’attrezzatura rinvenuta all’interno della sua abitazione. Fu condannato alla forca il 1° ottobre 1788.
La leggenda vuole che Brodie non sia morto quel giorno, ma che abbia corrotto il boia, che gli permise di indossare un collare, evitando così la morte sulla forca.
In seguito alla morte circolarono voci, che testimoniavano la sua presenza a Parigi, se la leggenda fosse vera, il Diacono Brodie avrebbe vissuto addirittura una terza vita.
Roma, 1° ottobre 2014.