Falli continui e anche un piccolo parapiglia. Non è andata bene la finale di Supercoppa italiana di Calcio a 5 per non vendenti al centro sportivo Massimiliano Kolbe di Lecce, tra l’Ascus Lecce e l’Ads Roma. “L’hanno messa subito sul piano della forza, tirando calci anche a gioco fermo“, dice all’ANSA il presidente e giocatore dell’Ascus Lecce, Salvatore Peluso. A scatenare le polemiche al 15′ del primo tempo un giocatore della Roma, reo di aver scalciato un avversario e costringendo così l’arbitro, Stefano Solazzo di Avellino, ad espellerlo dal campo. Da qui la gara è degenerata con continui interventi fallosi al limite, tanto che altri due giocatori sono dovuti andare anzitempo negli spogliatoi con un cartellino rosso. E proprio questa doppia espulsione, avvenuta nella ripresa, ha creato il caoscon dirigenti e accompagnatori delle due squadre che fuori dal campo hanno cominciato una vera rissa. A mettere fine alla “singolar tenzone” che ben poco aveva di cavalleresco il direttore di gara, costretto addirittura a sospendere la gara per 10 minuti. Per la cronaca però poi, dopo la ripresa, a trionfare è stata l’Ads Roma per 1-0. Ma quante polemiche…
19 ottobre 2014
C5 non vedenti, Di Girolamo (Fispic): "Nessuna violenza nella finale di Supercoppa" - NewsGO | NewsGO
21 Ottobre 2014 @ 13:00
[…] Federazione sportiva paralimpica, commenta quello che è avvenuto sabato scorso nel corso della finale di Supercoppa italiana di Calcio a 5 non vedenti giocata al centro sportivo Massimiliano Kolbe di Lecce tra l’Ascus Lecce e […]