Roma, 2 ottobre 2014 – Mistero a Fiumicino per la scomparsa di trentacinque algerini provenienti da Algeri o Istanbul. Gli uomini hanno fatto perdere le loro tracce dopo l’atterraggio a settembre, in pieno allarme Isis. A darne notizia l’edizione odierna de Il Messaggero. I passeggeri nordafricani sarebbero scesi dall’aereo e poi sarebbero scappati eludendo il controllo dei documenti: non sarebbero saliti sulle navette che portano in aerostazione e alcuni avrebbero addirittura indossato tute come quelle utilizzate dal personale aeroportuale di terra per confondersi con gli operatori che scaricano i bagagli. Altri invece avrebbero scavalcato le recinzioni dell’aeroporto per poi lasciar perdere le proprie tracce. A raccontare la vicenda in una assemblea di fuoco gli agenti della Polaria. Secondo Andrea Margelletti, presidente del CeSi (Centro studi internazionali) le sparizioni di Fiumicino sarebbero legate al traffico umano dell’immigrazione clandestina o alla malavita organizzata.