E’ un Rudi Garcia sicuro della sua Roma e carico per la ripresa del campionato quello che parla alla vigilai della sfida al Chievo Verona. Nella mente di tutti ancora il ko di Torino contro la Juventus, ma il tecnico francese prova a spiegare lo stato d’animo attuale e mette in chiaro alcune cose: “Sono passati troppi giorni senza competizione senza campionato, per questo abbiamo parlato tanto dell’ultima gara. Dico la mia: per me è stata tutt’altro che una sconfitta. Siamo stati forti, abbiamo segnato 2 gol e abbiamo avuto la possibilità di segnarne altri 2. Sono fiero dei miei giocatori, abbiamo dimostrato forza e personalità ed è una bella cosa. Sulla Juve voglio dire una cosa sola: è stata una vergogna l’accoglienza verso la panchina, e che tutto questo è inaccettabile. Poi una cosa sul capitano: quando il capitano parla deve essere rispettato perché è un grande uomo di calcio ed ha dei bei valori, forti“.
Probabile domani alle 18 all’Olimpico l’esordio di Paredes a centrocampo dal primo minuto: “Già ho detto che è pronto. Leandro è un giocatore che migliora ogni giorno, molto intelligente nell’ascoltare i consigli degli anziani come Daniele e Keita che lo aiutano tanto. Ora è entrato nel modo di lavorare e di giocare nostro, può dimostrare la sua importanza nella nostra rosa“.
Tanti infortuni muscolari, ma Garcia non è preoccupato: “Il circolo vizioso è che quando ci sono più infortunati nello stesso settore gli altri giocano molto o troppo. Solo questo, ma il fatto è che se abbiamo infortunati muscolari sempre allo stesso muscolo c’è qualcosa da ripensare, ma non è il nostro caso. mettiamo i giocatori nella migliore condizione perché sappiamo che ogni dettaglio è importante“.
Poi Garcia ritorna su moviola e la partita di Torino, in particolare sulle interviste di Maicon e De Sanctis: “Io non ho parlato di moviola, ho parlato di tecnologia, poi bisogna studiare perché l’ultima partita ha dimostrato che bisogna sapere se c’è o no il rigore, se i fallo è fuori o dentro. Aiutare gli arbitri sarebbe un passo avanti per non dibattere 14 giorni su una sola partita. Le parole di Maicon non sono al contrario di quelle di Morgan, possiamo avere l’avviso di un giocatore e di conseguenza quello di un altro. Dobbiamo andare avanti e rispettare sempre il direttore di gara, ma l’abbiamo già dimostrato. A Manchester l’abbiamo fatto, abbiamo reagito, e contro la Juventus lo stesso. La squadranon è crollata. Questa squadra ha personalità ed è capace di superare un po’ degli episodi della gara“.
17 ottobre 2014