Gigi Reder, noto al pubblico anche come Ragionier Filini, che fu un suo personaggio nel cast della saga Fantozzi, immancabile e in perfetta sintonia con Paolo Villaggio, la coppia ha recitato in vari film, regalandoci splendide gang comiche.
Inizi – Gigi Reder fu lo pseudonimo di Luigi Schroeder, nato a Napoli il 25 marzo 1928, dove visse sino agli anni dell’università, la quale abbandonò per trasferirsi a Roma, per inseguire i suoi sogni artistici.
Lavorò prima in radio, per poi salire sul palcoscenico del teatro, la sua bravura lo portò a lavorare anche con Peppino De Filippo.
Esordì sul grande schermo nel 1950, nel film “47 morto che parla”, dove era protagonista Totò. Nella sua carriera interpretò sempre parti secondarie, ma fu molto apprezzato dai registi,lavorando con nomi eccellenti come per esempio: Vittorio De Sica, Luigi Comencini, Luigi Steno, Alberto Bevilacqua e Federico Fellini.
Recitò in film importanti come: “L’oro di Napoli” e “Pane, amore e fantasia”.
Nel totale Gigi Reder interpretò almeno 70 film, la metà dei quali, ben 34, assieme a Paolo Villaggio.
Con Paolo Villaggio – Nel 1975 uscì il film Fantozzi, un cult del cinema italiano, Gigi Reder diventò il partner perfetto per Paolo Villaggio, nacque così il Ragionier Filini: un personaggio a tratti distratto, ma sempre in prima fila a tener alto il morale dei colleghi, leader organizzatore di ogni attività di gruppo.
Il nome di Filini cambiò in più occasioni, fu Renzo, poi Silvio, ma anche Arturo.
La sua carriera ottenne un riconoscimento nel 1987, vincendo il David di Donatello tramite il film “Superfantozzi”.
Oltre alla saga Fantozzi, Reder recitò con Paolo Villaggio in moltissimi altri film.
Reder morì l’8 ottobre 1998, all’ ospedale San Filippo Neri di Roma, in seguito a un collasso cardiaco. Il suo grande amico, oltre che collega, Paolo Villaggio, lo ricordò con queste parole:
“Muore una parte della mia vita. Era un grande attore che aveva recitato anche con Fellini ma la gente ormai lo identificava col suo personaggio. Tutti quelli che mi hanno chiamato mi hanno detto: “è morto Filini”. Con me era come Peppino De Filippo con Totò: spesso faceva ridere più di me”
8 ottobre 2014.