Roma, 2 ottobre 2014 – “Il tema del trasporto pubblico locale richiama ad un’assunzione di responsabilità della politica a tutti i livelli. Il Governo oltre che un Decreto del Fare e un Decreto Sblocca Italia dovrebbe redigere anche un decreto ‘Spacca Italia’, perché fino a quando la ripartizione delle competenze nel Tpl è divisa fra diversi livelli di governo non si riuscirà a dare delle risposte efficienti ed efficaci, così come accade negli altri Paese europei“. A dirlo Guido Improta, Assessore alla Mobilità e ai Trasporti di Roma Capitale, intervenuto al XXI convegno internazionale della Società italiana docenti di trasporti (Sidt), presso la facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma La Sapienza.
“Ci troviamo tutti d’accordo sull’analisi dei problemi e sulle soluzioni – ha detto Improta – ma il gap che ci separa dalle altre realtà internazionali riguarda proprio la capacità di incidere e affrontare i problemi con strumenti adeguati. Il problema di fondo è che i livelli istituzionali che oggi sono chiamati a rispondere alle esigenze dei cittadini, ossia i Comuni per quanto concerne il Trasporto Pubblico Locale, sono vincolati alle decisioni di livelli istituzionali superiori. Soprattutto nelle grandi aree metropolitane come Roma, la materia dei trasporti va attribuita ai Comuni per dare migliori risposte ai cittadini. Nelle aree metropolitane non ha senso che il Tpl sia subordinato alle regioni, mentre nelle altre aree non così urbanizzate va costruita una diversa rete di trasporto che non rispetti necessariamente i confini amministrativi e regionali: ad esempio, siamo sicuri che Rieti piuttosto che Viterbo hanno bisogno di maggiori collegamenti verso Roma o invece il loro sistema economico e sociale non è meglio riconducibile ad altri ambiti territoriali come, nel caso specifico, Abruzzo e Toscana?“.