Pioli e De Martino hanno preso parola nella conferenza che precede Verona-Lazio. I biancocelesti cercheranno di dare continuità ai risultati che stanno ottenendo, ma Pioli sa bene che questa gara nasconde delle insidie. Prima di lui ha parlato De Martino: “Mauri non verrà convocato perché non è stato dato l’ok dal Coni per la terapia con dosi massicce, sono farmaci che risultano poi positivi. Per questo motivo non lo troverete nei convocati, così come Cana e Konko per problemi articolari”.
Poi la parola a Pioli:
L’imperativo è tenere i piedi per terra?
“Mettere in campo grande concentrazione, non ci sono partite facili. Domani affronteremo molte difficoltà contro un avversario che vuole riscattare una brutta sconfitta. Grande umiltà e voglia di mettere in campo le nostre qualità”.
Vuole una mentalità vincente?
“Cerco di migliorare la squadra durante la partita e di sistemare la formazione in campo. Non conta l’inserimento di un giocatore, conta la mentalità della squadra. Domenica abbiamo mostrato maturità, ma siamo all’inizio. Dobbiamo cercare di mettere in campo la migliore performance possibile”.
Cosa si aspetta a Verona?
“Ci siamo preparati in questi giorni, conosciamo le difficoltà ma siamo consapevoli dell’approccio che dobbiamo fare. Dobbiamo farci trovare pronti”.
La forza della Lazio è il gruppo?
“La nostra forza è il lavoro, tutti si sono approcciati con disponibilità e professionalità. La cura dei dettagli fa la differenza, ci potrà dare dei risultati in futuro”.
Ha riportato la gente allo stadio. È un merito…
“Certi riconoscimenti e apprezzamenti sul nostro lavoro fanno piacere. Faccio riferimento allo staff, quello che ho portato e quello che la Lazio mi ha messo a disposizione, ai giocatori e alla società. Siamo stati bravi a non abbatterci di fronte ai risultati negativi, ora non dobbiamo esaltarci troppo. Non bisogna mai abbassare la guardia. Il fatto di aver creato un ambiente positivo è un merito dell’atteggiamento dei calciatori, saremo soddisfatti solo quando raggiungeremo il nostro obiettivo e vedremo sempre più tifosi all’Olimpico”.
Preoccupato dalle pressioni per un ipotetico terzo posto?
Non mi preoccupo, gli equilibri non fanno parte di questo mondo. Sappiamo cosa vogliamo raggiungere. Ho fatto l’esempio del centometrista, non può rallentare prima del traguardo. Le distante tra noi e le altre sono minime, dobbiamo sempre dare il massimo, correre forte fino alla fine per raggiungere il nostro obiettivo”.
Klose e Djordjevic insieme?
“Credo che i due possano giocare insieme, vedo nella capacità di Filip di attaccare la profondità, vedo Miro più bravo a lavorare nel raccordo tra i reparti che come prima punta. Ma dobbiamo creare gli equilibri giusti di squadra. I nostri attaccanti stanno dando una grossa mano all’intera squadra, le due punte è una soluzione che possiamo percorrere. Comunque stiamo giocando con calciatori molto offensivi, ci sono tante soluzioni. Dobbiamo mantenere questo spirito e avere vantaggi nelle due fasi di gioco”.
Domani chi avrà più pressioni tra Verona e Lazio?
L’approccio mentale fa sempre la differenza. Vogliamo avere rispetto per l’avversario ma consapevolezza dei nostri mezzi. La partita della svolta sarà una, quella che ci farà raggiungere matematicamente il nostro obiettivo. Le altre ci permetteranno solo di migliorare la classifica. Dobbiamo dimostrare di essere una buona squadra.
Cosa deve fare per migliorare Felipe Anderson?
“Io devo migliorare tutti i giocatori che ho a disposizione. Felipe ha fatto fatica, non è entrato in partita dal punto di vista tattico, è stato troppo basso. Avevamo bisogno di più compattezza sul vertice basso avversario. Felipe ha tutta la mia stima, dobbiamo migliorare nella capacità di fare nella partita le scelte migliori possibile”.
Lulic?
“Si è allenato con la squadra, ha avuto un fastidio al ginocchio, lo stesso che preoccupava prima del Torino. Se domani mattina non ci saranno problemi sarà della gara”.
Cosa vuole dalla squadra?
“Ogni volta che perdiamo le distanze tra i reparti, rischiamo qualcosa in più. Non deve succedere. Dobbiamo essere aggressivi, ma quando non riusciamo a essere compatti dobbiamo aspettare un po’ di più. Attenzione, equilibrio e lucidità sono le cose più importanti per la nostra crescita”.
29 ottobre 2014