“Manovra in deficit grazie conti messi a posto da Monti e Letta. Riconosciute le nostre buone ragioni, che si faccia un aggiustamento dello 0,1% o dello 0,3% è indifferente. Mi auguro che non sia necessario farlo perché si sottraggono risorse alle riforme. Ma, anche se lo riteniamo irragionevole, siamo nelle condizioni di poterlo fare“, così all’interno di un intervista al Corriere della Sera il viceministro dell’Economia Enrico Morando, che aggiunge “possiamo proporre una manovra in deficit all’Ue perché prima Monti e Letta hanno messo in equilibrio e stabilità i conti del Paese“.
Spallata all’austerità imposta dall’UE? – “Più che altro abbiamo portato una proposta di compromesso tra chi crede che bisogna sostenere la domanda, attraverso i consumi, e chi l’offerta, attraverso le riforme. Riconosciamo le ragioni di entrambi senza sposarne nessuna e cerchiamo un compromesso, applicandolo prima di tutto a noi. Tutta la politica espansiva di bilancio compatibile con le regole, cioè sotto il 3%, ma anche riforme strutturali. E infine la sollecitazione agli organismi comunitari perché facciano quella politica espansiva di investimenti che i singoli Paesi non sono in grado di fare“.
Legge blindata? – “Se dicessi che è blindata” – ammette Morando sulla manovra – sarebbe clamoroso. Speriamo che il Parlamento voglia rafforzare il consenso avuto fin qui“. E sulla tassazione del TFR, dichiara: “Io personalmente prenderei in considerazione l’ipotesi di tornare alla tassazione attuale“.
26 ottobre 2014