“Semplice abbassare le tasse con i soldi degli altri. Le Regioni sono chiamate ora a condividere il raggiungimento di obiettivi di finanza pubblica dettati dall’Ue, a finanziare scelte che non abbiamo preso noi ma il governo“. Deciso no alla Legge di Stabilità da parte del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. “Tagliare i trasferimenti alle Regioni significa tagliare i servizi. Significa tagliare il diritto allo studio, il tpl e la sanità. Siamo chiamati a finanziare scelte politiche che non abbiamo preso noi ma il governo: prima con gli 80 euro e ora con le scelte compite in queste ore“.
“E’ come se vi invito tutti a pranzo e anche a cena, faccio bella figura, ma paga qualcun altro. E’ un sistema che non può tenere all’infinito. Nessuno si sottrae a riaprire una fase che punta al rilancio del sistema Paese – ha aggiunto Zingaretti – ma va fatto nella chiarezza dei messaggi ai cittadini e nell’assunzione di responsabilità di tutti. Tutti dobbiamo gestire le risorse che abbiamo per produrre politiche di spesa compatibili“.
E Zingaretti lancia l’allarme: “Il Lazio finalmente è alla vigilia dell’uscita del commissariamento in sanità, e abbiamo programmato per il 2016 la fase della riduzione dell’Irpef e dell’Irap. Se passassero questi tagli i cittadini vedrebbero vanificata l’ipotesi di abbassare le tasse perché i soldi finanziano altre scelte di politica economica“.
16 ottobre 2014