Disastro Metro C, danno erariale da 360 milioni. Poco dopo l’inaugurazione della tratta metro C tra Monte Compatri e piazza Venezia la magistratura contabile presenta il conto del danno erariale e, sulla linea C, ci sono ben tre fascicoli aperti dai magistrati. In una nota dell’ufficio di procura regionale presso la Corte dei Conti si legge che il disastro è pari a 363,722 milioni, prodotto dal rinvio dei lavori della metro C (dal 2006 al 2010) e si riferisce al primo percorso funzionale, da Graniti-Pantano a Centocelle. Il procuratore regionale Raffaele De Dominicis ha apertamente contestato alla Stazione appaltante Roma Metropolitane srl e a Metro C di avere “violato il rapporto fiduciario di mandato, a garanzia del buon andamento economico dei lavori per la realizzazione della linea C”. Il procuratore aveva già detto che questo sistema era stato fatto per aumentare e premiare i ritardi. Il primo danno allo Stato riguarda, dunque, i costi lievitati del percorso da Graniti-Pantano a Centocelle, il secondo sarebbe un danno morale (ritenuto pari a 5 milioni) per il disservizio causato dal ritardo nell’esecuzione dei lavori e dall’omissione dei controlli.
7 ottobre 2014
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9 Novembre 2014 @ 14:46
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