Chi ama la boxe conosce perfettamente il match di Muhammad Alì contro George Foreman, conosciuto anche come “The rumble in the jungle”, portato al cinema anche dal film-documentario “When We Were Kings”.
La sfida – Fu un match attesissimo, si decise di disputarlo in Zaire, contribuendo ad aiutare economicamente la popolazione locale. Da una parte Muhammad Alì, dato come sfavorito, ex campione dei pesi massimi che aveva l’occasione di riprendersi il titolo in vista dell’incontro in Zaire. La carriera di Alì fu franata dallo stop che gli impose la giustizia, quando fu condannato a tre anni e mezzo di carcere per essersi rifiutato di prestare servizio militare per la guerra in Vietnam. Quando tornò sul ring incassò la sconfitta contro Joe Frazier, al contrario di Foreman che lo stese ripetutamente al tappeto in pochi round. Foreman era il favorito, lui era la potenza, raramente i suoi avversari superano quattro round.
I due pugili si allenarono mesi prima in Zaire, per adattarsi al clima del posto. Fu un continuo scambio di provocazioni, soprattutto da parte di Alì, che era sostenuto da quella che lui chiamava la sua gente. Durante gli allenamenti Alì correva per le strade assieme a chi lo seguiva, in coro cantavano “Alì bomaye!”, cioè Alì uccidilo!
Foreman sfogava la sua rabbia scaricando pugni contro i sacchi, riuscì anche ad aprirne uno, in molti erano preoccupati che era Alì quello in pericolo di vita.
L’incontro – L’incontro si disputò il 30 ottobre 1974, allo Stade Tata Raphaël di Kinshasa, la mattina alle ore 4 locali, in modo tale da essere trasmesso in diretta serale negli Stati Uniti.
Foreman la potenza da una parte e Alì la rapidità dall’altra. Ma Alì aveva preparato l’incontro con una strategia insolita, tutti si aspettavano la sua caratteristica danza intorno all’avversario, invece giocò in difesa, incassò numerosi pugni e appena Foreman apriva la guardi, gli rifilava un rapido e chirurgico pugno sul volto.
Durante il match Alì continuava a provocare Foreman, invitandolo a colpire più forte, poi si chiudeva alle corde e iniziava incassare i potenti colpi di Foreman.
La tattica di Alì fu ribattezzata rope-a-dope, non crollò mai, mentre Foreman era sempre più stanco per numerosi pugni inflitti. All’ottavo round Alì colse il momento propizio, colpì Foreman con un montante, questi indietreggiò, oramai stanco, e si accascio al tappeto dal quale non si rialzò prima dei dieci secondi contati dall’arbitro.
Alì diventò il secondo pugile della storia a riconquistare il titolo, prima di lui soltanto Floyd Patterson mentre per Foreman l’appunto con la storia era momentaneamente rimandato, dopo il match si riconfermerà essere uno dei pugili più forti della storia del pugilato, riconquistando anch’egli il titolo.
30 ottobre 2014.
Muhammad Alì contro George Foreman storico incontro di boxe il 30 ottobre 1974 | ITMTelevision
30 Ottobre 2014 @ 08:52
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