Il primo selfie sonda. Ad una distanza di circa 16 km dalla cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko, utilizzando una macchina fotografica inclusa nel Comet Infrared and Visible Analyser (CIVA) del lander Philae, la sonda spaziale Rosetta manda un selfie dallo spazio. Ma come è potuto succedere? Il CIVA è uno strumento molto sofisticato in effetti. E’ stato progettato in modo tale da poter conservare al suo interno un insieme di macchine fotografiche regolate su prospettive differenti in grado di scattare fotografie alla luce visibile e agli infrarossi. Si chiamano CIVA-P e CIVA-M i particolari modelli che ci hanno permesso di godere di questa immagine.
Non è tutto: già da un mese il progetto era stato lanciato con l’intenzione di fare atterrare la sonda proprio su quella cometa ed ottenerne grazie alla delicatissima tecnologia una panoramica quasi totalizzante. Inizialmente, quest’operazione era prevista per l’11 novembre ma successivamente l’ESA ha scelto il 12 novembre per compiere questa missione davvero straordinaria. Questa decisione è stata presa dopo aver analizzato la traiettoria della sonda spaziale Rosetta con le sue complicate manovre attorno alla cometa. Un’idea che se rivelasse il risultato sperato potrebbe anche comportare importanti scoperte nel campo della prevenzione di rischi planetari provenienti dallo spazio.
Attenderemo dunque che la sonda riesca ad atterrare proprio in quel sito, delimitato dall’area coperta sulle cartine degli ingegneri dalla lettera J.
16 ottobre 2014