“Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale“. L’ Art. 49 della Costituzione della Repubblica italiana sembrava essere d’abito a chi nella serata del 21 ottobre, affollava Piazzale Montecitorio, nel seno del malcontento più diffuso, fra movimenti di protesta tutt’altro che silenziosi. Tra questi, c’era chi spiccava per curiosità ed attenzione. Il Fondatore del neonato partito ” Movimento Gente Onesta “, Giuseppe Prete. Di seguito la nostra breve intervista.
Iniziamo a parlare del suo Movimento. Ci faccia una breve presentazione, chi sono i gestori del suo partito?
Innanzitutto il Movimento si scinde in due rami ben precisi. I più giovani che vedete qui, hanno loro stessi voluto aderire desiderando diventare attivisti. Il segretario Nazionale dei Giovani e i tre vice Segretari a lui coadiuvati si sono, in questo modo, impegnati a creare un distaccamento rispetto al ramo principale del movimento. “Giovani Onesti” il nome che abbiamo deciso di attribuirgli. Io invece sono il fondatore del gruppo vero e proprio e ho raccolto con me tutte quelle persone che mostravano i profili più evidenti e consoni al ruolo di Vicepresidenti.
Mi perdonerà se la interrompo bruscamente. Lei è stato oggetto in questo periodo di un forte dibattito. Mi riferisco alla questione che la vede coinvolto più da vicino, l’Inps. Potrebbe raccontarci cosa è accaduto?
Mastrapasqua, il presidente che c’era fino a marzo è stato dimesso perché indagato. Guadagnava 2 milioni circa l’anno e a seguito del caso, l’Inps è stata commissariata. Prima ancora io avevo mandato al governo la mia richiesta di candidatura che è stata completamente ignorata. C’era ancora Letta. Quando subentro’ Renzi la riproposi per la seconda volta. Ignorata nuovamente. Così’ abbiamo inviato a tutta la stampa nazionale e locale per 10 volte al giorno, 400 comunicati. Ignorati. Addirittura alcuni ci hanno risposto ‘Non rompete‘. Pensi che un giornalista de ‘Il Giorno’ di Milano mi ha annunciato che avrebbe pubblicato soltanto se mi fossi incatenato.
E lei Presidente, ne è rimasto deluso ?
Affatto. Volevo soddisfare la sua ironica richiesta, volevo incatenarmi proprio oggi qui a Piazzale Montecitorio. La questura pero’ non mi ha autorizzato. Potevo fare solo raccolta firme e volantinaggio in quanto non avevo dichiarato di voler intraprendere un’azione di protesta.
Ritornando a noi, dal momento che non le era stata data risposta dall’ Inps, come ha reagito ?
E’ venuta Striscia la Notizia. Mi hanno risposto che la cosa non avrebbe fatto notizia. Mi sono rivolto alla Signora Petix suggerendogli: ‘se voi dite che questo non fa notizia io posso tranquillamente dire che Striscia fa Demagogia. Parlate in continuazione di manager pubblici che sono strapagati e io che sono un manager pubblico di alto livello, di livello bancario, mi offro di governare l’Inps gratuitamente, questo non fa notizia ?’. Agli italiani non si vuole informare.
Quindi lei è un dipendente della banca. Il messaggio che vuole mettere a vertice del suo partito non potrebbe forse causarle dei problemi lavorativi? Insomma, i due ambiti in cui opera, trovo siano piuttosto discordanti…
Le banche oggi sono alla gogna di Tutti. Con questo gesto è chiaro che io metto a rischio la Banca. Mi hanno chiamato a colloquio e io ho sottolineato gentilmente che se avessero voluto licenziarmi mi sarei fatto da parte. Non sarebbe stato furbo tuttavia da parte loro, molto spesso il mio movimento appare sui giornali: una notizia di un licenziamento di certo non passerebbe inosservata. Io non avrei nessun problema a far presente che sono stato licenziato per aver fatto attività politica. Le persone oneste sono passibile di conseguenze di trasferimento; questo il messaggio che ho fatto girare su alcuni volantini. Un messaggio diretto a loro.
L’idea di intraprendere un’attività politica così mirata e di farne seguire la fondazione di questo partito è nata dal rifiuto della tua candidatura all’Inps oppure le motivazioni sono altre ?
Il primo gennaio 2013 è partito il Movimento. In passato quando ero ragazzino, avevo la vostra età, facevo politica. A venticinque anni ero già sposato con un figlio. L’amministratore delegato venne davanti a me. Dovevo operare una scelta: o la politica o la Banca. Per ovvie ragioni scelsi la Banca. In fondo la Politica è precaria, io nacqui nel ’60 e già lottavo contro il Potere della Democrazia Cristiana, nonostante ne condividessi alcuni dettami di partito. La politica intervenne sui vertici della banca che mi pose davanti ad un Bivio. Promisi che sarei tornato. Lo promisi a me stesso. E sarei tornato con le spalle forti e una buona dose di competenza in termini di finanza, sociale e della gioventù‘.
Per concludere, mi rivolgo a lei Presidente. A quale personaggio si è ispirato della politica contemporanea, se mai avesse preso qualcuno a modello ?
Io mi ispiro a ideali cristiani, laici ma soprattutto mi ispiro ai Diritti dell’Uomo. Nel programma si può’ chiaramente leggere che io non faccio distinzione di sesso, razza, nazionalità e censo perché il mondo è homocentrico. Anche nel caso dell’immigrazione io non sono critico, sono a favore degli interventi, della revisione dei trattati internazionali, sono a favore della risoluzione delle guerre. Per farlo però ci vuole una strategia politica, mondiale ed europea. Nell’ultima intervista ho anche sottolineato come oggi si senta particolarmente la necessità di un Europa Politica e non solo Monetaria. Come potrebbe altrimenti risolvere problemi scaturiti da temi di natura sociale ?
La politica di chi governa spesso non riesce a mostrare la faccia più umana che possiede. Lo ricorda la stessa storia che getta le proprie fondamenta nelle grandi azioni di consenso, partite dai piccoli gesti di grande coraggio. Giuseppe Prete invita a riflettere sul Podio che la politica si è costruita da tempo: Uno sguardo, lente di ingrandimento per quelle folle che, ai piedi del Trono, risultano troppo distanti ormai dal viso di chi le organizza. E’ probabile che sia, quello moderno, un errore scaturito da un equivoco : Forse che la politica si fondi sul podere del Comune del Cittadino.. o forse che sia atto e scelta del Potere del Comune Cittadino?
24 ottobre 2014