Prelevava dal bancomat del datore di lavoro 250 euro al giorno. Protagonista della vicenda è il proprietario di una casa nel Quartiere Africano insospettito dal fatto che dal suo bancomat venivano effettuati prelievi giornalieri, da 250 euro l’uno. L’uomo, assolutamente sicuro di non aver prelevato alcunché decide di sporgere denuncia. Giunto al Commissariato, mentre cercava di ricostruire la situazione insieme agli agenti, ha notato che i prelievi sembravano coincidere, temporalmente, con i brevi allontanamenti da casa della sua collaboratrice familiare, una donna filippina di 32 anni. Così ieri il proprietario, pieno di sospetti ma non ancora certo, dopo l’arrivo della governante, è uscito di casa per andare al lavoro ma ha costatato la mancanza del bancomat dal proprio portafoglio. Recatosi presso la filiale, dopo aver appreso di un ulteriore movimento effettuato poco prima, ha chiamato il custode del proprio stabile, venendo a sapere che la donna era uscita. Una volta rientrato a casa l’uomo ha, quindi, avvertito la Polizia. Gli agenti, giunti sul posto, con il pretesto di identificare la donna le hanno richiesto il documento d’identità e quando ha aperto il portafoglio hanno notato un bancomat. Nel visionarlo hanno accertato essere quello del datore di lavoro. Condotta al Commissariato Vescovio, dopo gli accertamenti, la donna è stata arrestata per furto e condannata dal Tribunale di Roma a 5 mesi di reclusione.
22 ottobre 2014