Ridusse in fin di vita Chiara, ora la difesa lo dichiara incapace di intendere e volere. L’avvocato di Maurizio Falcioni sostiene che l’uomo nel momento in cui ha picchiato la sua fidanzata, Chiara Insidioso Monda, si trovava in un evidente stato d’alterazione, peggiorato dall’uso di droga e alcol e, quindi, chiede un rito abbreviato condizionato. Maurizio Falcioni è imputato per aver aggredito la ragazza fino a ridurla in uno stato comatoso. Il Gup Giacomo Ebner ha, però, richiesto una perizia psichiatrica d’ufficio per stabilire lo stato di salute mentale di Falcioni. L’imputato, se la perizia dovesse confermare la tesi dell’avvocato, avrà una riduzione della pena. Ieri, davanti a piazzale Clodio, un gruppo di persone hanno manifestato la loro vicinanza a Chiara e gli attivisti dell’associazione “Hands Off Women” hanno aspettato di conoscere gli esiti dell’udienza preliminare. Maurizio Insidioso Monda, il padre di Chiara, si dichiara fiducioso verso i giudici e aggiunge: “spero che venga fatta giustizia per quanto è stato fatto a mia figlia. Sono qui perché ho voluto guardare in faccia chi ha ridotto così Chiara, spero che non riesca a farla franca con cavilli giuridici.” Massimiliano Santaiti, avvocato della famiglia Insidioso, a proposito della richiesta di una perizia psichiatrica, afferma: “Ce lo aspettavamo, anche perché è l’unica difesa possibile in casi come quello che ci occupa, ed il giudice prima di ogni decisione deve esser certo che la persona che sta giudicando sia in grado di stare in giudizio, era capace di intendere e volere al momento della commissione del delitto, oltre che, naturalmente, se è pericolosa socialmente. Nessuno può essere imputabile se al momento del reato non era in grado di intendere o di volere, ma l’incapacità non esclude l’imputabilità quando è dovuta a colpa del soggetto (ad es. un ubriaco che pur non essendo in grado di intendere e di volere maltratta una persona è imputabile). Il pallino passa così in mano al perito nominato dal giudice, nel senso che dalle sue conclusioni dipenderà la natura del provvedimento che il giudice emetterà. Ad ogni buon conto, tutto ciò avvalora la nostra convinzione che Chiara avrà giustizia solo quando anche chi è concorso con il Maurizio Falcioni nel reato verrà processato e condannato”.
15 ottobre 2014