“Al fine di rivendicare l’autonomia giuridica ed economica delle proprie strutture, i laboratori di analisi del Lazio al di sotto delle 200.000 prestazioni hanno proclamato lo stato di agitazione della categoria e prossimamente una manifestazione degli imprenditori, dei professionisti e dei dipendenti che si svolgerà nel mese di novembre“. Lo comunica Federlazio nell’assemblea dei laboratori di analisi organizzata dalle associazioni Ursap-Federlazio e Federbiologi.
All’Hotel Albani la firma di una petizione da inviare alla Regione Lazio e al governo. La decisione è stata quella di inviare un telegramma al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. “Non si può sopprimere il diritto allo svolgimento dell’attività di laboratorio di analisi a strutture che sono sul territorio anche da cinquant’anni, prima convenzionate poi accreditate provvisoriamente e infine accreditate definitivamente a seguito della verifica di centinaia di requisiti per l’esercizio dell’attività in accreditamento. Non si può, di conseguenza, ‘mandare a casa’ circa 2.000 tra imprenditori, collaboratori professionali e dipendenti del settore.” afferma Claudia Tulimiero Melis, presidente Ursap Federlazio. “Non sarà affatto semplice dire ai cittadini che verranno privati di una struttura di riferimento sul territorio, struttura che diventerà un semplice centro prelievi di raccolta del sangue che viene spedito ad un unico laboratorio di riferimento, anche a distanza di chilometri. Pertanto è stato deliberato anche di informare i cittadini di questo provvedimento attraverso un’ulteriore petizione oltre a quella degli imprenditori dei laboratori di analisi”.
22 ottobre 2014