Roma, 4 ottobre 2014 – Questa mattina l’Organizzazione Sindacale NURSIND e i lavoratori della Casa di Cura “Ancelle Francescane del Buon Pastore” hanno manifestato il proprio dissenso al dì fuori della struttura sanitaria per la mancata concessione dell’autorizzazione e dell’accreditamento istituzionale emanato con il Decreto del 24 settembre da parte della Regione Lazio.
“Gli Infermieri e i lavoratori del presidio sanitario rimangono consapevoli della superficiale gestione della situazione da parte della Proprietà, sottolineando ancora una volta la totale indifferenza verso i lavoratori, non fornendo ufficialmente alcuna nota di spiegazione a riguardo del provvedimento inflitto“, si legge in una nota del Nursind. “Infatti, il decreto sancisce la chiusura della Casa di Cura fino a quando non siano state rimosse le cause che avrebbero determinato l’adozione dello stesso. Il sit-in ha denunciato a gran voce il grave rischio occupazionale che si prospetterebbe nel giro di pochi mesi, di fatto circa 150 dipendenti tra Infermieri, Fisioterapisti, Medici, O.S.S., Ausiliari e Tecnici sanitari potrebbero vedersi coinvolti, poiché la conseguente sospensione e dismissione delle attività di ricovero e degenza conseguenti la chiusura del presidio sanitario non garantirebbe loro l’occupazione“.
Ma ancora nulla si muove in Regione: “Nelle ore della manifestazione non vi è stato alcun segno propositivo da parte della Proprietà, ma il sindacato NURSIND auspica nell’intervento della Regione Lazio affinché convochi urgentemente un tavolo di confronto con la stessa, al fine di chiarire la situazione della struttura sanitaria e il futuro occupazionale per centinaia di lavoratori“.