“Questo accordo con i medici di medicina generale è una bomba atomica, che però salva e salverà le vite“. Ad esserne certo il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti presentando il piano in sei punti per l’assistenza territoriale. “Ci saranno poliambulatori aperti sabato domenica e nei festivi, quando si andrà dal medico non ci sarà solo la prescrizione della cura, ma anche la prenotazione delle eventuali analisi; sarà poi il medico a definire la priorità per le analisi e quindi finisce una follia per cui se si ha un tumore ci si mette in fila insieme a chi si è fatto un taglietto a una mano. Ci sarà la presa in carico del paziente, quindi il cittadino che esce dallo studio medico non sarà solo: sarà il medico a fare le prescrizioni per le cure di cui ha bisogno. È una grandissima sfida, ringrazio i medici di medicina generale – ha concluso Zingaretti – perché questo è uno dei pilastri e delle innovazioni più importanti che la sanità del Lazio ha vissuto dal dopoguerra”.
“Non è accordo sindacale, ma nuovi servizi alle persone, offerti attraverso un modo nuovo di lavorare: fare sistema. Noi scommettiamo su noi stessi e, al tempo stesso, miglioriamo il servizio alle persone“, dice invece il segretario della Fimmg Lazio e neo vicesegretario nazionali della Fimmg Pier Luigi Bartoletti. “Da oggi inizia un percorso, ce la metteremo tutta, usciremo dal campo con la maglietta sudata. Questo accordo dà la possibilità ai medici di recuperare il loro ruolo, e questo noi vogliamo fare“.
15 ottobre 2014