“No alla chiusura dell’Agenzia sulle Tossicodipendenze capitolina. Un Sos, quello lanciato da Fratelli d’Italia, a sottolineare come lo stesso neo-commissario dell’Act Isabella Cozza, nominata lo scorso il 15 ottobre in Campidoglio, sia stata “condannata dalla Corte dei Conti al pagamento di 7 mila euro in favore del Comune di Roma e aver affidato illegittimamente tre incarichi“.
Errore dell’amministrazione – “L’amministrazione ha sbagliato gravemente ed ha fatto male a non salvaguardare il percorso virtuoso dell’Agenzia – ha riferito il portavoce romano di Fdi Andrea De Priamo – È un segnale di disattenzione verso il problema della tossicodipendenza“.
Scelta scellerata – “Purtroppo ci troviamo di fronte ad una scelta scellerata – ha riferito il capogruppo di Fdi in Campidoglio Fabrizio Ghera – una scelta ideologica. Ci sembra singolare che nonostante i risultati positivi raggiunti dall’Agenzia si è deciso di chiuderla. La soluzione proposta dalla giunta prevede la reinternalizzazione dei compiti e delle risorse dell’Act all’interno del dipartimento Servizi Sociali a tutto svantaggio degli enti e dei cittadini. La delibera di giunta non è stata ancora approvata dall’assemblea capitolina anche grazie all’ostruzionismo fatto da Fdi che ha presentato oltre 12 mila emendamenti“.
Provvedimento ideologico – Così lo definisce il capogruppo di Fdi alla Camera dei deputati Fabio Rampelli. “Siamo in presenza di un sindaco che non guarda la realtà, non premia le eccellenze ma è solo una sorta di attuatore dei suoi schemi ideologici“.
23 ottobre 2014