E’ pronto a partire il Comitato contro il progetto dello stadio della Roma a Tor di Valle. Il nome ufficiale ancora manca, ma di sicuro c’è il primo provvedimento: un esposto contro Roma Capitale per falso ideologico in atto pubblico, rintracciabile secondo l’accusa nella dichiarazione d’interesse pubblico per il nuovo stadio, approvata dalla Giunta capitolina lo scorso 5 settembre.
Tra i promotori del comitato il vicepresidente della commissione capitolina Urbanistica, Pierpaolo Pedetti PD) e Gianluca Santilli, membro della direzione del Pd di Roma, che premette: “Non siamo contro lo stadio in generale, ma contro l’idea di farlo lì, in quella zona, con tutti i rischi di speculazione e idrogeologici“. Con loro diverse associazioni e comitati civici, dalla sezione romana di Italia Nostra ad Assoconsumatori, dal LabUr (Laboratorio di Urbanistica) guidato dall’ingegner Angelo Schiavone, agli urbanisti Paolo Berdini e Paola de Jesus, all’avvocato Savino Guglielmi, estensore dell’esposto. “Verrà presentato la prossima settimana – annuncia – e la Procura, come previsto nel caso del reato di falso ideologico, potrà procedere da subito. Ricordo, solo per precisione giuridica, che la pena prevista è da 1 a 6 anni di detenzione“.
Secondo Schiavone, “l’amministrazione ha affermato nel testo, ancora neanche pubblicato nell’Albo Pretorio, che tutte le opere pubbliche funzionali allo stadio saranno a carico del proponente, proprietario dell’area. Peccato, però che queste stesse opere non cadano nel terreno acquistato da Parnasi dalla Sais, operazione su cui sta indagando già la Procura, ma sull’area adiacente, che deve essere ancora espropriata“. In questo modo, “a fronte di 4 opere (ponte sul Tevere di collegamento con la Roma-Fiumicino, ponte ciclopedonale, sistemazione via del Mare e via Ostiense, e prolungamento della metro B da Magliana a Tor di Valle), non richieste dal Piano regolatore del 2008, ci sarà il via libera alla speculazione nell’area, compresi tre grattacieli da 220 metri d’altezza“.
Berdini accusa: “Lo stadio è uno scandalo. Sono andati a New York con il piattino a mendicare opere pubbliche che serviranno solo alla Roma, mentre questa storiella costerà 800 milioni di euro al Comune, soldi che potevano essere utilizzati per il Tpl e i veri servizi“. E Santilli aggiunge: “Fatico a comprendere la posizione del Pd Roma su questa storia. È un altro dei ‘piccoli errori’ che l’amministrazione sta facendo, e a cui io e altri compagni del Pd vogliamo porre rimedio“. Pronti a scendere in campo anche i residenti: “Ieri sera è nato il Comitato ‘Salviamo Tor di Valle dal cemento’ – dice Bruno Ceccarelli – pronto a nuove iniziative di protesta contro la Giunta che regala“.
9 ottobre 2014