Una storia figlia della burocrazia che spesso fa storcere il naso ai cittadini, in quanto essere farraginosa, lunga ed estenuante. Una vicenda raccontata da Repubblica. Titolo? La stazione Trastevere domicilio di una senzatetto. Lei si chiama Laura. Perché questo? Semplice: la donna, 38 enne, deve essere reperibile dalle ore 7 alle ore 21 per motivi di sicurezza. Al momento di eleggere il suo domicilio, questa ha dichiarato “Androne della stazione“, motivo per cui le porte della suddetta stazione devono rimanere aperte fuori orario. In poche parole, nessuno può cacciarla e chiuderla dentro. Un atto dovuto quello del comando dei carabinieri di Porta Portese, trascritto e timbrato. Quella è la sua dimora. così, a partire dallo scorso 19 maggio, notificato alla donna poi il 24 settembre.
Le parole di Repubblica – “Il 24 settembre i carabinieri del Comando di Porta Portese si presentano dalla donna per notificarle l’atto e ed eleggere un domicilio dove essere reperibile ogni notte. “Androne della stazione”, dichiara. Ora, chissà qual era il tono con cui lo ha detto. Forse era il più serio che aveva, perché la sua casa, in fondo, è davvero lì attorno a lei, quel cumulo di coperte, stracci, cartoni di vino da quattro soldi e resti vari di una vita vissuta per terra, in ogni senso. Comunque, il militare non si scompone, e scrive esattamente “androne della stazione di Trastevere” sul verbale“.
Le dichiarazioni del direttore della protezione aziendale di F. S. Franco Fiumara – “Non possiamo chiuderla dentro, perché sarebbe sequestro di persona. E nemmeno la possiamo cacciare, perché violeremmo la misura disposta dal Tribunale”. F. S. ha fatto istanza urgente all’autorità giudiziaria “per individuare in tempi celeri altri indirizzi“, ha dichiarato il dirigente sempre a Repubblica e come riportato da Romatoday.
19 ottobre 2014