Roma, 3 ottobre 2014 – Un gruppo criminale composto da venti persone regolarizzava l’assunzione di ragazzi stranieri come finti disabili: i malcapitati pagavano sino a 10 mila euro per ottenere un posto di lavoro come colf o badanti affetti da sordomutismo. I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur ha ‘ scovato’ gli impostori, dopo la conclusione di un’articolata operazione di polizia giudiziaria che ha fatto luce sull’ organizzazione dedita alla regolarizzazione sul territorio nazionale, con mezzi illeciti, di cittadini extracomunitari.
L’indagine è stata avviata nel mese di settembre 2013, grazie ad segnalazione dello Sportello Unico per l’Immigrazione di Roma, che ha permesso di ricostruire il modo di agire dell’organizzazione criminale composta da una banda di cittadini d’origine italiane ed egiziana i quali, mediante falsa documentazione, regolarizzava la posizione di cittadini extracomunitari identificandoli falsamente come finti disabili. I sospetti sull’esistenza di una possibile truffa erano sorti a seguito dell’anomalo aumento del numero di pratiche di assunzione di badanti da parte di persone affette da sordomutismo, rilevato presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione.
L’indagine denominata dalle forze dell’Ordine “ Piramide”, ha consentito di accertare che due commercianti egiziani residenti in Italia avevano stretto un patto criminale con persone operanti all’interno della Federazione Nazionale Sordi, le quali si prestavano, dietro un adeguato compenso monetario, a convincere persone disabili affette da sordomutismo a prestarsi fintamente quali datori di lavoro di cittadini extracomunitari di origine egiziana: in questo modo, risultando badanti di portatori di handicap, i malintenzionati potevano regolarizzare la loro posizione in Italia presso lo Sportello Immigrazione, ubicato in Via Ostiense.
L’ottenimento di un regolare permesso di soggiorno, grazie a questo metodo illegale, costava ad ogni straniero una somma ingente: il futuro lavoratore extracomunitario doveva versare all’organizzazione criminale una somma che variava dai 7.500 euro ai 10.000 euro, denaro speso dal gruppo criminale per il reperimento di falsi certificati medici e false cessioni di fabbricato, documenti necessari ad avviare la pratica presso lo Sportello Unico dell’Immigrazione romano.
Sono state indagate quattro persone, colpevoli di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La presentazione di documenti falsi presso uffici pubblici, al fine di regolarizzare cittadini extracomunitari,secondo le procedure di emersione, fa parte dei reati commessi dalla banda criminale. Quindici cittadini egiziani originari della città di Gharbia, sono invece ritenuti responsabili di concorso in induzione in errore di pubblici Ufficiali, contraffazione, fabbricazioni, uso e possesso di atti e documenti falsi, il tutto aggravato dallo scopo di eseguire e occultare altri reati.