Alla fine è arrivato il giorno dello sfratto al teatro Eliseo. Giornata particolare però, visto che sin dalle prime ore del mattino dipendenti, attori e cittadini sono accorsi nella sala per assistere alle prove aperte di due spettacoli in attesa dell’ufficiale giudiziario. “È un teatro privato, ma non si può mica ritenere privo di interesse pubblico“, dice Giancarlo Sepe, neoconsulente artistico del teatro di via Nazionale. “Le istituzioni non si sono mosse invece avrebbero dovuto. Mi sembra una cosa ridicola che bisognerà combattere. Vediamo se oggi riusciamo a evitare questa chiusura. Le proposte ci sono, sono tre, ma non sono state messe in grado di arrivare ad una conclusione positiva per salvare il teatro perchè forse c’è un disegno che vuole favorire qualcuno piuttosto che altri“.
“Siamo scandalizzati perché non si può fermare il teatro, qualsiasi siano gli interessi da risolvere questo spettacolo sta andando benissimo e va lasciato replicare, noi abbiamo dato l’anima“, dice invece Pino Tufillaro, attore della compagnia impegnato ne ‘La professione della Signora Warren’. Mentre è ancora polemica su Luca Barbareschi, che nei giorni scorsi ha annunciato di aver comprato quote del teatro e di essere il prossimo direttore artistico, cosa smentita già più volte dall’attuale gestione. “A Luca Barbareschi non rispondo io, lo faranno i miei avvocati con una denuncia penale per diffamazione, per quanto dichiarato da sabato in poi, per i suoi tweet, per i suoi post su Facebook e per tutto questo suo girotondo di parole, di invenzioni, di bugie e di calunnie che si qualifica da solo“, dice Massimo Monaci, direttore artistico del Teatro Eliseo.
Intanto però arriva un nuovo rinvio: l’ufficiale giudiziario ha rimandato infatti lo sfratto al 20 novembre.
30 ottobre 2014