In una nota dell’associazione Adoc (Associazione nazionale per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori e degli utenti) si legge: “L’ennesimo incidente di un risciò a Villa Borghese mette in allarme l’Adoc, che invita Comune e Municipio ad avviare il piano di recupero già individuato, operando un giro di vite su noleggi, camion bar e Ztl, ripristinando sicurezza e decoro”.
Il presidente dell’Adoc, Lamberto Santini afferma: “Basta incidenti a Villa Borghese, dovrebbe essere un luogo di pace ma sta diventando sempre di più una pista incontrollata. La villa, un patrimonio storico, artistico e naturale della Capitale, deve essere tutelata e preservata, non può diventare zona di traffico, di degrado urbano e terreno per corse senza controllo. È urgente regolamentare l’attività interna alla Villa, avviando il piano di recupero già previsto, che prevede il taglio di camion bar, del trenino, dei segway e veicoli elettrici e di tutte le altre installazioni, come i noleggi anche di risciò e biciclette, non a norma. Inoltre devono essere rimessi in funzione i varchi Ztl, oggi possono accedervi tutti i veicoli, causando un grave danno ambientale e patrimoniale. In tempi non sospetti lanciammo l’allarme sulla pericolosità dei veicoli elettrici noleggiabili, chiedendo di imporre un limite alla velocità. Il piano di recupero concorda, quindi, con tutto ciò che l’Adoc ha richiesto in questi mesi, un primo passo verso la rinascita della Villa. La crescita incontrollata di tali mezzi stava mettendo a rischio la sicurezza e il decoro della villa stessa. Ora ci auguriamo che il Comune dia attuazione al piano, adottando i provvedimenti relativi, con urgenza. Come Adoc siamo pronti, fin da adesso, a collaborare per la realizzazione di questo piano. Oltre a Villa Borghese l’Adoc auspica che vi sia un recupero globale del patrimonio capitolino“.
Lamberto Santini continua: “Il degrado di Roma va combattuto con forza ogni giorno dai monumenti del Centro alla periferia, la Capitale ha un bisogno estremo di tornare allo splendore che fu. Uno dei principali interventi deve essere il divieto di sosta per i camion bar davanti ai principali monumenti e zone di interesse storico, culturale e artistico. È assurdo che tutte le principali aree turistiche e storiche di Roma, non solo la zona del Colosseo e dei Fori Imperiali, siano invase dai camion bar. Inoltre crediamo sia necessario prevedere la possibilità di estendere i servizi di vendita offerti dalle edicole anche a snack e bibite. In questo modo si trasformerebbero in un vero e proprio presidio territoriale al centro storico e nelle periferie, sia per i cittadini romani che per i turisti. Le edicole rappresentano un momento di civiltà all’interno dell’ecosistema capitolino, l’attuale crisi ha messo in ginocchio il settore, qualora diventasse realtà quest’ipotesi si salverebbe un patrimonio economico e sociale inestimabile“.
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27 ottobre 2014