Oggi si è tenuta la visita dell’ex sindaco Walter Veltroni e dell’attuale sindaco, Ignazio Marino, per l’apertura al pubblico del bunker di Mussolini, situato all’interno di Villa Torlonia, in via Nomentana. Questa splendida villa offre molte attrazioni affascinanti e ricche di storia. Infatti, oltre all’area verde disponibile, veramente vasta, la villa offre ai suoi visitatori la possibilità di ammirare il Tempio di Saturno, la Casina delle Civette, il Museo Torlonia e la Serra Moresca, in via di ristrutturazione. E ultimo ma non per importanza, c’è il Casino Nobile.
Questo affascinante complesso architettonico di Villa Torlonia nasconde nel suo seminterrato il famoso bunker di Mussolini, il quale lo fece costruire tra il ’42 e il ’43 per proteggere lui e la sua famiglia nel periodo in cui alloggiavano nella villa di via Nomentana. Il bunker è infatti un rifugio antiaereo, e si suppone che sia il più grande del Paese. La visita di Veltroni e di Marino è stata realizzata grazie alla collaborazione tra Roma Capitale, Sovrintendenza capitolina e l’Associazione culturale Ricerche Speleo-archeologiche Sotterranei di Roma. E l’apertura del bunker al pubblico, afferma Marino: “Ci ricorda quanto è importante coltivare la memoria, anche in un’Europa che grazie a Dio ha superato quei nazionalismi che portarono alle guerre“.
Alla fine della visita, il sindaco Marino aggiunge: “Un pezzo di storia che a partire da venerdì 31 sarà a disposizione di romani e turisti. Per non dimenticare, ad oltre settanta anni di distanza, una delle pagine più buie della nostra storia“. Riguardo all’apertura del bunker di Mussolini si esprime anche l’ex sindaco Veltroni: “Apriamo nuovamente al pubblico, dopo la stagione legata al sindaco Veltroni, il bunker di Mussolini e i rifugi di Villa Torlonia”. Marino, nel corso dell’inaugurazione: “Lo facciamo una settimana dopo il viaggio che abbiamo organizzato ad Auschwitz con 145 ragazzi delle scuole romane. L’amministrazione capitolina crede fortemente che bisogna coltivare la memoria in una Europa che ha superato, fortunatamente i nazionalismi che hanno portato alla guerra, alla distruzione“.
25 ottobre 2014