Dopo il pignoramento di 77 milioni di euro, per un contenzioso con Roma Tpl, l’Atac è in situazioni pessime ed ora interviene il Campidoglio. Lo ha annunciato l’assessore alla Mobilità e ai Trasporti Guido Improta durante i lavori dell’Assemblea per il caso Atac-Roma Tpl. Martedì scorso il Campidoglio, infatti, si è accordato con alcuni fornitori per garantire, almeno fino al 25 novembre, quando si terrà l’udienza al Tribunale civile di Roma, l’erogazione di carburante.
Improta, assessore alla Mobilità e Trasporti, è intervenuto sulla questione anche ieri: “Di fronte a una situazione che ha visto l’amministrazione Alemanno e i vertici di Atac assumere comportamenti oscillanti, inadeguati e contraddittori, questa amministrazione si sta adoperando per superare la situazione determinata dai pignoramenti plurimi effettuati da Roma Tpl” e prosegue: “Qualora i tempi necessari per il formale superamento di questa situazione non fossero compatibili con le esigenze aziendali in termini di funzionalità operativa, siamo pronti a subentrare facendoci carico in via diretta almeno per il pagamento di stipendi, contributi e forniture strategiche.” Improta si rivolge, poi, alla precedente amministrazione Alemanno: “non intervenuta per impedire la costituzione del collegio arbitrale, attesa la competenza esclusiva, contrattualmente prevista, del foro di Roma in caso di controversia”. “Come è possibile che i consulenti tecnici abbiano potuto riconoscere un adeguamento prezzi anche per il primo anno di attività?” Continua Improta: “Perchè nella delibera di Giunta 453 del 23 dicembre 2009, con la quale si dispone una nuova proroga del servizio esternalizzato, non si dà conto della decisione del collegio arbitrale, il cui lodo è stato depositato un mese prima?” E conclude: “perchè una volta conosciuto l’esito del lodo si è proceduto a stanziare una somma parziale e insufficiente? Pur disponendo di un lodo arbitrale sin dal 2009, Roma Tpl ha deciso di metterlo in esecuzione solo nel 2014 e cioè quando Atac, nella attuale gestione, ne ha dichiarato inequivocabilmente l’inesistenza giuridica?” E, infine, chiede: “che interesse commerciale può avere un fornitore a compromettere la continuità aziendale del suo unico committente, cui peraltro è legato sino a maggio 2018?” Improta, spiega inoltre, le intenzioni del Campidoglio: “La Giunta si è riservata la facoltà di assumere le iniziative utili ad accertare le eventuali responsabilità gestionali relative al contenzioso pregresso”.
L’ex sindaco Gianni Alemanno replica: “Invito l’assessore Improta e l’assente sindaco Marino a non trasformare difficoltà oggettive di questa amministrazione legate a decisioni giudiziarie in un ridicolo contenzioso politico con ancora più ridicoli risvolti giudiziari” e chiede di: “valutare attentamente il coinvolgimento del commissario di Governo rispetto al pagamento di questi corrispettivi e, infine, a continuare tutta l’azione che noi abbiamo cominciato presso la Corte d’appello per far saltare questo lodo e i suoi effetti”. E conclude: “Se questa cosa non viene adeguatamente focalizzata e portata ai massimi livelli di polemica di questa amministrazione possiamo fare tutte le gite in Procura che vogliamo e le diverse dichiarazioni moraliste su presente e passato, ma la situazione di Atac non si risanerà e non avrà un futuro”.
7 novembre 2014
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7 Novembre 2014 @ 20:05
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