Un autista romano, Fabio Clemente, in servizio sulla linea 314, gestita da Autoservizi Troiani e Roma Tpl, è stato aggredito il 16 ottobre alle 21.45 da un gruppo di extracomunitari, probabilmente ubriachi. A denunciare l’episodio ai carabinieri proprio l’autista, che racconta all’Adnkronos quanto accaduto: “Ero in servizio sulla linea 314, quando ho fatto la fermata a Castelverde e sono saliti tre o quattro extracomunitari. Arrivato alla fermata davanti al centro d’accoglienza degli immigrati, in via Fossa dell’Osa, al villaggio Prenestino, forse hanno urtato le porte mentre scendevano e, una volta fuori dal mezzo, hanno iniziato a tirare calci e pugni contro l’autobus. A quel punto sono sceso per vedere cosa stesse accadendo e sono stato accerchiato: hanno iniziato a rivolgermi insulti e spintoni. Io ero solo, l’autobus era vuoto: ho avuto paura, ho immaginato che mi sarebbe arrivata una coltellata da un momento all’altro. Per fortuna in quel momento è passato un camion dell’Ama con quattro ragazzi e poi sono arrivati anche altri colleghi che passavano da lì in quel momento che si sono fermati e mi sono venuti incontro mentre gli aggressori sono scappati“.
“Faccio l’autista da quando ho preso la patente e in passato non è mai successo niente del genere – racconta Clemente – Non so perché lo abbiano fatto, erano sicuramente in stato di alterazione, probabilmente ubriachi. E purtroppo capita spesso, la sicurezza di noi autisti è a rischio“. Ma il rischio negli ultimi tempi è aumentato, come dimostrano i recenti casi di Corcolle (e non solo): “Faccio quella linea tutti i giorni, e tra le 11 e mezzanotte sistematicamente veniamo presi in giro da gruppi di extracomunitari, siamo fonte di scherno, assistiamo a liti sugli autobus perché spesso sono ubriachi: il 90 per cento delle volte apriamo le porte e li facciamo scendere. Le nostre cabine sono chiuse, gli allarmi tempestivi, ma non è sufficiente: per garantire la sicurezza delle linee a rischio il Comune dovrebbe assicurare la presenza di guardie giurate sugli autobus. Non sono zone in cui possiamo continuare ad andare da soli“.
15 novembre 2014